
Risolvere la crisi della scuola? Si può, per tutto il resto c’è Precaricard!!
Data: Venerdì, 26 ottobre 2012 ore 07:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Come risolvere la
crisi nella scuola e risparmiare tanti milioni di Euro? Ci hanno
provato in tanti ed in tanti modi, ma la soluzione è li a portata di
mano, semplice e molto conveniente sia per le casse dello Stato, sia
per i docenti ma anche per gli stessi alunni.
Di che si tratta? Prevedere nel prossimo CCNL di portare l’orario di
lavoro dei docenti a 8 ore giornaliere per 5 giorni per un totale di 40
ore settimanali mantenendo invariato lo stipendio.
No, non sono matto e vi elenco i punti forti di questa proposta:
1. Evidentemente, il risparmio per lo stato (vuoi mettere, 40 ore al
prezzo di 18!)
2. L’eliminazione del precariato: non perché i precari non
lavorerebbero più, ma perché il 60% dei docenti rinuncerebbe al posto a
scuola (vedi docenti con 2 o più lavori, liberi professionisti e/o
persone con redditi stratosferici che sono nella scuola solo per
passatempo) o, al massimo prenderebbero il part time e comunque posti
in più per i precari (che anche loro diminuirebbero subito di numero).
3. Possibilità per gli studenti di fare il tempo pieno, quindi ripassi,
studio individuale con il supporto del docente, attività pomeridiane,
progetti didattici ecc ecc.
4. La scuola Italiana avrebbe la possibilità di portarsi al vertice
della scuola Europea, sia per la qualità della scuola che per le ore
lavorative dei docenti (tanto decantate dai nostri politici interessati
all’adeguamento di orario alla media europea).
5. Equiparazione degli stipendi dell’Azienda scuola, con gli stipendi
dell’Azienda Italia (operai, dipendenti privati, settore del commercio
ecc).
Vi sembra poco? Mi domando: come mai il ministro Profumo (uomo di
larghe vedute e di idee brillanti) non ci abbia pensato prima.
Beh ci voleva un governo di tecnici per farci venire queste idee.
Giuseppe Crisà
giuseppe.crisa@istruzione.it
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