Prosegue presso l’Istituto di Istruzione Superiore Lucia Mangano il POR 'Tecnico dell’abbigliamento'
Data: Venerdì, 26 ottobre 2012 ore 06:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Gli
alunni della scuola professionale Lucia Mangano già in possesso di
diploma triennale sono ancora alle prese con l’avventura formativa
avviata dalla preside Maria Elena Grassi lo scorso giugno. Si tratta di
un Programma Operativo Regionale (POR) che intende potenziare
l’indirizzo moda, fornendo ai corsisti, durante il suo svolgimento,
valide opportunità di apprendimento e confronto con docenti esperti e
professionisti del settore moda. La scuola sita in un quartiere
disagiato di Catania, denominato “Fossa Creta”, si propone attraverso
iniziative simili, come agenzia di formazione e centro di dialogo tra
domanda e offerta di lavoro. “Il corso fornisce –spiega la preside
Grassi- tutte le competenze necessarie per dar vita ad attività
indipendenti nel settore della moda: dalla conoscenza delle prassi
burocratiche (comprese le agevolazioni previste dalla legge per le
donne e per i giovani) alla formazione lavorativa nei contesti
aziendali.
Lo stage formativo si svolgerà a novembre presso un’ azienda, e sotto
la guida della docente Calderoni i corsisti osserveranno le fasi di
lavorazione e seguiranno personalmente la realizzazione di un costume
di scena disegnato e confezionato da loro.
Un’altra bella sfida per la scuola,viene da pensare. L’occasione, cioè,
per l’istituzione scolastica oggi in forte crisi, di proporsi come
protagonista nei contesti lavorativi, creando un canale diretto tra i
suoi corridoi e il mondo esterno. La formazione di un nuovo tecnico dei
costumi in grado di creare e confezionare personalmente il
prodotto, è questo l’obiettivo del corso, deve infatti tener conto dei
cambiamenti sociali, delle nuove tecnologie disponibili e di un
bagaglio di competenze che varia nel tempo: ecco perché gli studenti
seguono un iter che include lo studio tradizionale, legato alle
conoscenze teoriche e l’esercizio della manualità, fino ad arrivare,
poi, alla realizzazione di prototipi con appositi software (CAD),
l’utilizzo di programmi di grafica in uso nei contesti lavorativi,
arrivando infine al confronto diretto con i professionisti, nei
circuiti aziendali del settore moda.
“La scelta del prodotto finale si è infine orientata verso i
costumi del Balletto “Romeo e Giulietta” – spiega la Professoressa
Tiziana Alessi, docente di progettazione e coordinatrice didattica del
corso- e i lavori dei ragazzi sono già a buon punto. Per realizzare
costumi di scena finalizzati al balletto è stato necessario preparare i
ragazzi sotto diversi aspetti, integrando ad esempio alla progettazione
informatica anche materie come anatomia umana, oltre ovviamente alla
conoscenza dell’opera di Shakespeare, alla quale il balletto è
ispirato, approfondita in classe con la visione del film di
Zeffirelli”. I costumi che i ragazzi stanno realizzando saranno forse
utilizzati, al termine del corso, dagli attori nei teatri di Catania, o
da ballerini per una performance nella scuola. Mostre permanenti e
istallazioni testimonieranno probabilmente l’impegno della scuola
“Lucia Mangano” che ha voluto investire sul futuro dei giovani
scommettendo sulla creatività e sull’inventiva delle nuove generazioni,
sempre capaci di rispolverare il meglio del passato proponendo
soluzioni originali. “I vestiti di scena- conclude la Professoressa
Alessi – rispettano le linee classiche del Rinascimento, età di
ambientazione del capolavoro shakespeariano, ma testimoniano la
contemporaneità dei nostri giovani stilisti nella scelta dei tessuti
alternativi, quali ad esempio il jeans”. L’intramontabile jeans, dalla
sua creazione in poi quasi un segno di riconoscimento dei giovani di
ogni generazione sarà dunque al centro della scena. Icona immortale di
novità, il tanto caro jeans, un po’ come Romeo e Giulietta che restano
insuperabili emblemi dell’amore eterno in ogni epoca.
Irene Giuffrida
ireneg79@hotmail.it
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