
Un pensiero per Carmela e Lucia
Data: Lunedì, 22 ottobre 2012 ore 15:40:55 CEST Argomento: Ufficio Scolastico Regionale
Care
ragazze e ragazzi,
spero di vedervi in tanti alla fiaccolata di stasera, a manifestare il
dolore di chi ha perso un’amica o una compagna di scuola, lo sconcerto
e l’indignazione per quanto accaduto, la vicinanza alla famiglia di
Carmela.
Protesterete contro l’orrore della violenza e dell’odio che ha colpito
fino a ucciderla una ragazza come tante di voi.
Vi chiederete come sia stato possibile che l’amore e la gelosia abbiano
armato le mani di un ragazzo in un così drammatico gesto omicida.
I fatti sono noti nella loro crudele essenzialità. Non serve
ricostruirli, non è nostro compito indagare e tantomeno giudicare la
persona che li ha commessi. Credo, piuttosto, sia nostro dovere
cercare di capire le ragioni per le quali con una frequenza
impressionante, che non sembra fermarsi, assistiamo a gravissimi
episodi di violenza contro le donne, nell’ambito familiare o comunque
di rapporti affettivi.
Non importa, in questo come in altri casi, se chi ha ucciso e
gravemente ferito abbia agito d’impeto o con premeditazione : sono
circostanze rilevanti sotto il profilo della responsabilità penale.
Ciò che ci deve fortemente interessare è che ci troviamo di fronte a un
gravissimo fenomeno sociale – quello della violenza contro le donne –
che coinvolge tutti e richiede un impegno speciale a ciascuno di noi.
Siamo tutti chiamati a far qualcosa, ad impegnarci quotidianamente
perché fatti così orrendi non si ripetano più. Ecco perché vi chiedo di
riflettere, di pensare, di lavorare insieme ai vostri compagni e ai
vostri docenti per creare e diffondere sempre più una cultura del
rispetto e del riconoscimento dell’Altro, soprattutto dell’altro in
difficoltà o in situazione di fragilità. Questo lavoro e questo impegno
deve essere continuo, quotidiano, sviluppato sia a Scuola che in
famiglia e deve avere come unico scopo quello di creare una rete di
“protezione” reciproca per far sempre prevalere il valore della Vita.
Maria Luisa
Altomonte
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