
Legge stabilità: Bersani, stop sulla scuola, 'così la legge è invotabile'
Data: Lunedì, 22 ottobre 2012 ore 13:20:44 CEST Argomento: Rassegna stampa
Altolà dei
partiti alla legge di stabilità. La serie di faccia a faccia con i
leader politici che il premier Mario Monti ha programmato per l'inizio
della settimana si preannuncia un percorso ad ostacoli, anche se lo
stop più forte e' arrivato dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani,
con cui un incontro non è ancora stato ufficialmente fissato. "Voglio
dirlo con chiarezza: noi non saremo in grado di votare così come sono
le norme sulla scuola, sono norme al di fuori di ogni contesto di
riflessione sull'organizzazione scolastica e finirebbero per dare un
colpo ulteriore alla qualità dell'offerta formativa", afferma Pier
Luigi Bersani, a proposito delle disposizioni contenute nella legge di
stabilità.
"In questi giorni - spiega il segretario Pd - continueremo con i
dipartimenti del Pd e con i gruppi parlamentari nell'approfondimento
della legge di stabilità e discuteremo con altri gruppi di maggioranza
cercando il massimo di convergenza". Nel rispetto dei saldi, "chiediamo
al Governo di rendersi disponibile a modifiche significative. Noi
metteremo attenzione alla questione fiscale cercando una soluzione più
equa e più adatta ad incoraggiare la domanda interna". Il Pd, aggiunge
Bersani, "metterà attenzione al tema ancora aperto degli esodati". Ma
le norme sulla scuola, per il segretario Pd, "così come sono non saremo
in grado di votarle". "Voglio credere - conclude il leader dei
democratici in un comunicato - che ciò sarà ben compreso dal Governo.
Diversamente saremmo di fronte ad un problema davvero serio".
Nella composizione della legge di stabilità "i redditi più bassi
risultano in assoluto i più penalizzati": "converrà rimodulare la
distribuzione" tra la riduzione dell'Irpef e l'aumento dell'Iva. Lo
afferma il relatore della Legge di Stabilità, Pier Paolo Baretta (Pd)
che chiede un "serio confronto tra la maggioranza ed il governo".
"E’ bastato l'arrivo del nuovo governo per fa vedere che noi è vero che
non abbiamo abbassato le tasse, ma non le abbiamo aumentate. Se ci
saranno passi indietro sulla detrazioni verrà violato un patto tra
Stato e cittadini. Un tradimento che noi impediremo così come ci
opporremo all'aumento dell'Iva". Lo afferma il segretario del Pdl
Angelino Alfano.
"Bisogna smettere di annunciare aumenti possibili dell'Iva" perché
questi annunci "hanno un ulteriore effetto moltiplicatore dei prezzi",
avverte il leader della Cgil Susanna Camusso.
Centinaia di professori hanno organizzato oggi a Roma un flash mob di
protesta davanti al ministero dell'Istruzione contro l'aumento a 24 ore
dell'orario previsto dalla legge di stabilita'. Senza simboli politici
o di sindacati i docenti si sono radunati sulla scalinata del ministero
con cartelli che spiegano come le ore di lezione sono solo una parte
del lavoro svolto. Non sono mancate le ''carote di protesta'' a
ricordare la manifestazione della scorsa settimana degli studenti. La
protesta, al grido di ''scuola pubblica, scuola pubblica'', e'
continuata per circa mezz'ora. "Una protesta contro chi vuole
distruggere la scuola pubblica - hanno spiegato gli organizzatori del
flash mob - che abbiamo convocato con un semplice giro di sms. Una
protesta nata dalla base, perché non ci sentiamo rappresentati dai
sindacati".
Ansa.it
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