
La vera piaga della società: maestrini, professorini, presidini, bidellini che dissanguano l'Italia!
Data: Lunedì, 22 ottobre 2012 ore 03:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Chi dice che la
politica è lontana dalla gente non conosce Francesco
Profumo, l’esemplare ministro del governo tecnico che sa sapientemente
cogliere gli umori che serpeggiano fra il popolo. E da fine annusatore
ha
capito che no! non è l'aumento dell'IVA, non è la corruzione, non sono
i
licenziamenti dalle grandi industrie che spandono veleni, non le feste
carnevalesche pagate con i soldi dei cittadini, lo scioglimento per
mafia dei Comuni, le vacanze celesti, le
lacrime strazianti di chi abolisce gli articoli della Costituzione, il
fiato sul collo di Equitalia, delle Banche, l'urlo arrabbiato dei
carcerati appesi alle celle o lo zoppicare sempre più affannato di chi
si
trascina nella vita con 500 euro di pensione al mese con l'affitto da
pagare, i farmaci, la badante…. . Tutte banalità,
perchè Profumo ha
invece capito a cosa è dovuto il vero malcontento del popolo italiano:
sono i maestrini, i professorini, i
presidini, i bidellini che stanno
dissanguando l'Italia!
E ha ragione ! Lo sappiamo tutti, l'abbiamo sempre
pensato che gli insegnanti sono dei parassiti: non fanno niente,
lavorano
solo 18 ore alla settimana, hanno due mesi di vacanza e fanno il lavoro
più bello del mondo, sempre a contatto con i giovani - quindi allegria
assicurata - in strutture gioiose e sicure (a parte qualche pilastro
che
cede, qualche locale che si allaga, banchi e cattedre pieni di buchi
che
non si reggono in piedi, scuole senza palestre, adattate in
appartamenti
affittati perchè le sedi vere sono dichiarate inagibili ma sono
dettagli)
e si lamentano! Dopotutto, come dice giustamente il Ministro, godono
anche delle gite scolastiche dove scoprono le bellezze d'Italia a
gratis,
con solo la responsabilità di accompagnare ragazzini urlanti che
apprezzano la libertà per la prima volta. Ragazzini pronti a tutto pur
di
arrivare ad un passo dalla propria e altrui morte fisica di cui essere
fieri per il resto della vita, oppure quando non si buttano nei canali
perchè li prendi per i capelli all'ultimo istante, si preparano alla
serata, sfasciando allegramente alberghi deliziosamente arredati.
Ma
l'insegnante deve solo vegliare sulle loro capacità di resistenza,
prima
che sorga il sole, per poi incominciare allegramente un altro tour.
Che
vita ragazzi !E si lamentano questi maestrini ! Se qualcuno si fa male
è
anche colpa loro. Fai una gita gratis e ti lamenti?. E questo lo
chiamano
lavoro! Ma, poi tornano nelle loro accoglienti scuole, e a parte le
biblioteche ridotte a mobiletti del bagno, aule informatiche dove i
computer non funzionano perchè non c'è connessione, (non parliamo della
fotocopiatrice sempre rotta e anche funzionasse non ci sono soldi nè
per
la carta, né per le cartucce) hanno tutta un’aula a disposizione (1m e
qualche cm per alunno) e lì incominciano a fare lezione.
Splendidi
ragazzi con l'entusiasmo che ti riscalda la vita, tranne per qualche
ragazzo con problema sia di apprendimento che di disagio familiare o
ragazzi che attraverso il loro comportamento rivelano i loro disagi con
atti di bullismo e ribellione.
Ma è un attimo suvvia! Immagina…., puoi.
Ti inventi un attimo di psicologia, ascolti, forse per la prima volta
il
loro cuore e insieme alle loro lacrime tenti di sopperire a famiglie
che
non esistono, separazioni laceranti, violenze familiari, isolamento
culturale e affettivo. Tenti di chiamare al cellulare i genitori, ma
sono
sempre al lavoro, anche quando il ragazzo sta male; chiami le ASL ma
sono
pieni di lavoro e non ce la fanno neanche loro, allora aspetti che
passi e
poco alla volta nel corso dell'anno provi a dargli tutto quello che
puoi,
aspettandoti anche di non essere capito e di essere cacciato in
malomodo
dall’infastidito genitore che al momento opportuno richiede di essere
legittimato.
Ma sono sciocchezze! Il Ministro sa che gli insegnanti non
fanno nulla se non leggere il giornale.
E quanti ne leggeranno in 5 ore al
giorno? Quanti ne sfoglieranno sugli autobus, sui treni, sulle corriere
dall'alba al tramonto tornando a casa dalle sedi distanti tra i 20 e
120
km da casa ?
E quanti caffè avranno preso nelle loro infinite pause? Ma la
gente LO SA! Profumo ci ha finalmente e giustamente scoperti !
Sarà per
consentirci un riscatto dignitoso che ci propone, ops, IMPONE 6 ore di
volontariato a settimana?
I Professori che il pomeriggio preparano la
lezione, preparano verbali, programmi e verifiche adattate per i meno
fortunati, la gente non li vuole! Stiano piuttosto a scuola ad
arrangiarsi. Devono dare un contributo di generosità al Paese in questo
momento di difficoltà. Per cui si lavora al posto dei precari e a
gratis, levando loro un futuro e una speranza, un appiglio per i
giovani che
così visceralmente hanno deciso di proseguire la via aperta da Socrate
e
che vedono nella scuola il loro futuro.
Dato che il ministro sa che il
disastro italiano è stato causato dalla classe insegnante, impegnerà i
loro pomeriggi con lezioni frontali che saranno più intrattenimento che
lezione.
Non viene in mente al ministro che la conoscenza e la trasmissione del
sapere non si costruisce con 6 ore in più ma, forse si rischia di
demolire definitivamente le basi seppur fragili di una scuola che ha
dato
molto al nostro Paese con insegnanti stanchi e malpagati che in tutti i
momenti drammatici della nostra Storia non hanno mai dato peso alla
loro
busta paga ma hanno lavorato e creduto nella costruzione di un'identità
pensante e pulsante.
Ma tutto ciò la gente non lo vuole e
Profumo LO SA! I
maestrini, i professorini e i presidini usufruiranno della notte per i
consigli, i collegi, i dipartimenti, gli aggiornamenti, i corsi di
primo
intervento, i compiti da preparare e correggere e prendersi anche un
caffè.
Finalmente, i professorini, potranno apparire utili anche alla
parrucchiera che stacca uno scontrino fiscale ogni tanto, acquistare
dignità davanti all'idraulico che sta a casa tua un'ora e ti chiede 120
euro ( vuole la fattura? allora sono 150...), i "veri" lavoratori
non ti diranno più che mestiere usurante è il suo e che essere
privilegiato sei tu, anche se lo vedi partire tutti i week end con
famiglia a bordo maledicendo gli insegnanti che danno compiti per il
fine
settimana;
ecco: tutte le persone, insomma e finalmente, saranno felici,
perchè "anche gli insegnanti lavorano
come gli altri".
Questi insegnanti
così maledetti nel momento che li hai a portata di mano e che dopo
scopri
che ti hanno accompagnato la vita; che quando li vedi rammenti i
momenti
più felici perché li riconosci come adulti che avevano cura di te e ce
li hai nel cuore i tuoi vecchi insegnanti. Figure per le quali ora
ostenti
disprezzo che ti hanno segnato e formato, ammettilo! E non sarà stato
per
le ferie che si godevano spensierati! L'insegnante che non fa
distinzioni
tra belli, brutti, ricchi, poveri, bianchi, neri, gialli, musulmani,
ebrei, cristiani o metodisti. Quelli che anche se pensavi “quella ce
l’ha con me” in realtà era solo perché volevi l’attenzione,
perché quella persona è stata importante per te!
Insegnanti che oggi insieme ai loro allievi più consapevoli si battono
per la scuola e fanno le manifestazioni cantando. E sono i canti dei
ragazzi affianco dei loro maestri entrati distrattamente nel cuore e
rimasti appigliati alla loro memoria affettiva forse perché sono stati
adulti “presenti” nelle loro vite. Quei canti che fanno di uno
sciopero un giorno di festa e allegria se non arriva nessuno con il
bastone ad infangarti l'anima di sangue e violenza. Ma questo il Ministro
lo sa e forse proprio per questo ci vuole far sparire.
Non c'è più posto
per chi fa della propria vita una poesia o una musica da cantare, un
disegno da colorare con i tuoi sogni e un problema dove i soldi non
vengono rubati da politici senza morale. Lo sa il ministro che noi
raccontiamo ancora che la Costituzione è stata fatta a costo di vite
umane, di resistenza, di guerre e di morti eroiche. Ma lo abbiamo fatto
con umiltà e senza clamori. Lo facciamo ogni giorno. Non rispolveriamo
nobili valori in vista delle elezioni o quando si presentano i
carabinieri
alla nostra porta. E li diffondiamo questi valori. Sarà questo che
sembra
inutile e fastidioso...
Claudia Pepe
claudia.pepe@istruzione.it
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