Report dell'assemblea del Coordinamento Scuole di Roma del 19 ottobre 2012
Data: Domenica, 21 ottobre 2012 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il 19 Ottobre si è svolta nell’IC di Via Messina, 51 una assemblea molto partecipata del Coordinamento Cittadino delle Scuole di Roma. Erano presenti, tra coloro che a vario titolo sono intervenuti, docenti e personale ATA degli Istituti Comprensivi Via dei Torriani, Largo Corcolle, Via Gentile, Carlo Levi, Carlo Alberto dalla Chiesa, Guido Milanesi, Via Acquaroni, Via Pirgotele, Iqbal Masih; le Scuole Medie Ugo Foscolo, ex-San Benedetto,  Labaro; gli Istituti superiori Albertelli, Benedetto da Norcia, Talete, De Chirico, Rossellini, Kant, Lombardo Radice, Gullace, Vivona, Tasso, Righi, Amaldi, Pasteur, Leonardo da Vinci; quindi vari docenti del Coordinamento Precari Scuola di Roma e di scuole private.
Sono inoltre intervenuti studenti degli Istituti De Chirico, Gullace, Virgilio e universitari della Sapienza; quindi rappresentanti di Cinecittà bene comune.
Gli interventi hanno tutti evidenziato come l’aumento dell’orario di lavoro dei docenti a 24 ore settimanali, contenuto nella Legge di stabilità, costituisca un attacco inaccettabile al lavoro degli insegnanti: esso infatti, derogando dal Contratto Nazionale, riduce di un terzo il salario attraverso il corrispondente aumento delle ore di cattedra, determinando contemporaneamente un pesantissimo taglio negli organici che ricadrà sui precari. In tal modo inoltre si ignora il tempo che i docenti dedicano a programmazione, studio, correzione, partecipazione alle attività collegiali…tutto tempo non contrattualizzato, che si aggiunge alle 18 ore frontali per permettere che queste possano veramente trasmettere un insegnamento adeguato. Ciò naturalmente ricadrà anche sugli studenti, ai quali sarà impossibile garantire la stessa qualità dell’insegnamento nel suo complesso, in un contesto in cui essi sono già costretti a pagare il pesante prezzo dei tagli, dell’aumento del numero di alunni per classe, del dimensionamento, del continuo licenziamento dei loro professori. La situazione non è da’altronde diversa per il grado superiore della formazione, quella universitaria, in cui le politiche del Governo, insieme all’aumento delle tasse, mirano a una netta disparità nelle possibilità di accesso al sistema formativo.
Nella scuola il decreto di stabilità e l’aumento delle ore è solo un tassello di una politica che da anni i movimenti denunciano: i tagli della famigerata 133, che hanno prodotto più di 100.000 licenziamenti tra i precari; la privatizzazione della scuola contenuta nella Legge Aprea – Ghizzoni; da ultimo, il concorso truffa.
Contro tutto questo, come contro provvedimenti di carattere più generale quali l’innalzamento dell’età pensionabile, l’abolizione dell’articolo 18, lo smantellamento dei diritti e dello stato sociale mentre aumentano costi della politica e delle spese militari, tutti gli interventi hanno insistito - oltre all’adesione al No Monti Day del 27 Ottobre, allo sciopero del 24 Novembre e alle eventuali iniziative del 14 Novembre in occasione degli scioperi europei - sulla necessità di una risposta dal basso che chieda il rifinanziamento della scuola; l’adeguamento del salario e non il suo taglio, con un orario che, in maniera uniforme dalla primaria alle superiori, consenta un insegnamento di alto livello per tutti; l’assunzione dei precari; il diritto per tutti gli studenti ad avere pari opportunità di una formazione qualitativamente alta; le dimissioni del Ministro Profumo!
A tal proposito sono state comunicate le iniziative prese dai docenti nei Licei Albertelli, Talete, Rossellini: ordini del giorno contro l’articolo 3 della Legge di stabilità, assemblee permanenti, volantinaggi alle famiglie, dimissioni da tutti gli incarichi, rifiuto delle attività accessorie, lezioni “minime” - quelle che realmente si potrebbero svolgere lavorando 18 ore, scioperi bianchi. 
Gli studenti hanno sottolineato la necessità di azioni congiunte basate sugli obiettivi comuni della difesa della qualità dell’istruzione pubblica. Quindi, insieme ai coordinamenti studenteschi, la creazione nelle scuole di gruppi misti studenti-docenti. La stessa linea è stata ribadita dagli studenti universitari, che hanno richiamato alla convergenza dei vari settori della formazione già a partire dal No Monty Day del prossimo 27 Ottobre.
Dalla discussione è scaturita una serie di proposte. Quella di base è il lavoro nelle singole scuole, dove si invitano tutti i docenti e gli studenti a iniziative come quelle già intraprese, fino ad arrivare a occupazioni comuni e al blocco della didattica, portando la scuola in piazza. Per questo si allegano al presente documento gli ordini del giorno già approvati in alcuni istituti che possono servire da modello.
Quanto alle iniziative, si è ribadita l’adesione al NO MONTI DAY del prossimo 27 Ottobre con un importante spezzone della formazione; si darà comunicazione dei dettagli dell’appuntamento.
Quindi una MANIFESTAZIONE CITTADINA DELLA SCUOLA da svolgersi nella seconda settimana di novembre. Intanto, il 31 Ottobre si svolgerà un sit-in a Montecitorio e il 21 Ottobre un flash mob.
Per la costruzione di queste iniziative, si svolgerà nel pomeriggio del prossimo 26 Ottobre una nuova ASSEMBLEA DEL COORDINAMENTO CITTADINO DELLE SCUOLE DI ROMA, in luogo da definire. Si invitano inoltre tutti a partecipare all’assemblea che si svolgerà alla SAPIENZA il 25 Ottobre alle 16,00.
Si insisterà quindi sulla comunicazione all’esterno, battendo sullo smascheramento dei luoghi comuni circa il lavoro degli insegnanti: si creeranno una mailing list, un blog e si cercheranno contatti con la stampa nazionale; si propone infine di riprendere la campagna di mail ai parlamentari che svendono la scuola pubblica e di portare le proposte del Coordinamento all’attenzione delle iniziative di sindacati e organizzazioni.

Coordinamento Cittadino delle Scuole di Roma
Coordinamentoscuoleroma.wordpress.com





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2479416.html