
In arrivo una stretta sui permessi legge 104/92
Data: Venerdì, 12 ottobre 2012 ore 08:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Tra le tante
novità contenute nel testo della Legge di Stabilità licenziato ieri dal
Consiglio dei Ministri (che passa ora all'esame del Parlamento), una
riguarda i permessi ex lege 104/92: i giorni utilizzati dai
dipendenti pubblici per l'assistenza a familiari con disabilità non
saranno più retributiti per intero, ma al 50%.
Con alcune eccezioni....
Infatti, la retribuzione resta piena nel caso in cui il permesso venga
richiesto dal dipendente per se stesso oppure per assistere i figli e
il coniuge. Per tutti gli altri parenti o affini entro il secondo grado
(o terzo grado, nelle situazioni previste), quindi anche per
l'assistenza ai genitori con disabilità, si dovrà rincunciare a
metà dello stipendio. Resta salva la contribuzione figurativa.
Confermato, inoltre, il blocco dei contratti per gli statali fino al
2014 e, per gli anni 2013-2014, non sarà erogata neanche l'indennità di
vacanza contrattuale che, a partire dal 2015, verrà calcolata sulla
base dell'inflazione programmata.
Altre novità che andranno ad incidere sulle tasche non solo dei
dipendeti pubblici:
l'assoggettabilità all'Irpef delle pensioni di guerra e di invalidità
nel caso superino la soglia dei 15mila euro annui
l'introduzione di una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e
detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo
di detraibilità a 3000 euro.
Per quanto riguarda la scuola, secondo le notizie riportate dalla FLC
CGIL, "il testo, se saranno confermate le indiscrezioni di fonte
ministeriale, prevederebbe l’aumento di sei ore, a titolo gratuito,
dell’orario di lavoro settimanale degli insegnanti della scuola
secondaria di primo e secondo grado. L’effetto immediato di tale
disposizione sarebbe la cancellazione degli spezzoni orari, delle
supplenze temporanee e dei corsi di recupero assorbiti dal nuovo regime
orario. Il saldo in termini di perdita di posti è di meno 25.000
cattedre per i posti comuni e di meno 4000 se la norma venisse estesa
anche al sostegno agli alunni con disabilità, mentre in termini
economici ciò significa un intervento di oltre un miliardo a carico del
comparto scuola. A regime però tale disposizione determinerebbe una
riduzione di risorse ben più devastante".
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