Luce e silicio per l’internet del futuro - In Italia un progetto da 8 milioni di euro
Data: Giovedì, 04 ottobre 2012 ore 10:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Si gettano in Italia le basi per l’Internet del futuro, con un progetto da 8 milioni di euro per realizzare una nuova generazione di circuiti integrati utilizzando la luce, ossia i laser alla base della fotonica, una delle cinque tecnologie identificate dall’Unione Europea come strategica per la nascita e per i prossimi sviluppi della rete. Il progetto, che prevede la realizzazione di una struttura a Pisa, è nato dalla collaborazione fra il l Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e la Scuola Superiore Sant'Anna. Il progetto è finanziato dalla Scuola Superiore Sant’Anna con oltre 8 milioni di euro, con il contributo della Regione Toscana e il coordinamento della Provincia di Pisa. Il laboratorio di 800 metri quadrati sarà costruito nell’area di San Cataldo, a due passi dal centro storico di Pisa, ed il progetto prevede laboratori attrezzati in locali con atmosfera controllata e pulita ed equipaggiati con macchinari per eseguire complessi processi con i quali realizzare circuiti e dispositivi fotonici integrati. Il progetto che non ha eguali in Italia potrà convogliare in Toscana forti investimenti da aziende già interessate a tecnologie complesse per migliorare l’efficienza energetica dei sistemi per telecomunicazioni oltre che per ridurne le dimensioni. A coordinarlo sarà Marco Romagnoli un ‘cervello’ rientrato in Italia dagli Stati Uniti, dove ha appena lasciato il suo incarico al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e considerato uno dei migliori ricercatori a livello mondiale nel campo della fotonica.. Romagnoli è tra gli inventori del laser integrato sul silicio. Per il rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Maria Chiara Carrozza, l’avvio del progetto ‘’è un esempio di collaborazione virtuosa’’ e la prova di quanto sia ‘’necessario difendere e potenziare l’autonomia della ricerca e semplificare, in un quadro di regole certe, il rapporto con possibili finanziatori, che spesso non investono in Italia perché allontanati dalla burocrazia e dalla lentezza dei processi decisionali’’. Soddisfatto anche il presidente del Cnit, Enrico Del Re, per il quale il nuovo centro ‘’avrà una capacità di attrazione di soggetti industriali ad altissimo livello tecnologico”. La fotonica integrata è considerata una delle tecnologie chiave per sviluppare numerosi settori industriali ad alto valore aggiunto, come le tecnologie informatiche, l’industria biomedicale, della difesa e aerospaziale. I circuiti integrati sviluppati a Pisa produrranno, propagheranno e manipoleranno segnali ottici e potranno essere impiegati in applicazioni dalla medicina alle telecomunicazioni. I computer connessi a Internet, l’accesso domestico alla rete e i collegamenti telefonici condividono un’infrastruttura di rete in fibra ottica nella quale il traffico aumenta in maniera costante da 20 anni con un tasso di crescita che lo porta a raddoppiare ogni 18 mesi. Questo sviluppo ha portato alla necessità di trasmettere grandissime quantità di dati nelle reti di fibra ottica che sono messe in campo in tutto il globo terrestre, incluse le reti sottomarine negli oceani e le reti di lunga distanza che attraversano i continenti. Per sostenere questo enorme traffico di dati è necessario avere un’infrastruttura di trasmissione particolarmente capace. In particolare, a causa della grande quantità di traffico, i nodi di interconnessione devono essere realizzati con apparecchiature sempre più complesse, che occupano spazio, dissipano calore e consumano grandi quantità di energia elettrica. La fotonica integrata è una delle chiavi di volta perché permetterà di sviluppare sistemi sempre più piccoli ed efficienti puntando sulla fibra ottica.
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