7 provvedimenti per salvare i precari ATA
Data: Mercoledì, 19 settembre 2012 ore 07:00:00 CEST Argomento: Comunicati
Il sottoscritto Di
Nuzzo Mario in qualità di assistente amministrativo ATA “non di ruolo”,
auspicando un impegno maggiore dell’organo sindacale affinché possa
incidere nei mesi che rimangono alla naturale conclusione della
legislatura, in modo efficace e rapido alla revisione della
problematica inerente il precariato ATA, in via preliminare ritiene
necessario evidenziare la mancanza di trasparenza sugli organici ATA,
nel rapporto esistente tra cittadino ed amministrazione, con
particolare riferimento ai posti su organico di diritto e fatto, il
ritardo sulle nomine da parte degli A.T., per la mancata approvazione
del Decreto sul transito dei docenti parzialmente inidonei nei ruoli
ATA, che sta rendendo problematico l’avvio di quest’anno scolastico e
la mancanza di un provvedimento Salva – precari, per l’a.s. 2012/13 che
incidano sul divario esistente tra Nord e Sud, e su concrete
possibilità di lavoro per i precari ATA.
In particolare:
Premesso il ritardo delle OO.SS., circa la riproposizione di un nuovo
Salva-precari, che consenta la chiamata dei supplenti ATA su base
distrettuale, elemento non sottovalutabile nella prospettiva di un
diverso e più proficuo sistema di reclutamento associato non più a sole
30 scuole (All. G) tramite istanze On Line, ma su base distrettuale nel
rispetto delle posizioni e del punteggio del personale ATA incluso
nelle graduatorie permanenti di cui all’art.554 del D. L.vo 297/94,
nonostante, come confermato di recente le disposizioni di cui alla nota
n. 6340/bis del 30/08/2012, n. 6522 del 05/09/2012 e n. 6677 del
12/09/2012, in applicazione del D.L. 95/2012, convertito nella legge n.
135 del 07/08/2012 anche per l’a.s. 2012/13 ne abbiano lasciato
inalterato l’attuale quadro normativo;
Considerato che lo schema programmatico previsto dall’art. 64 del D.L.
112/08, convertito in legge dello Stato, non consenta variazioni in
termini di spesa pubblica, e che nuovi tagli agli organici ATA sono
previsti per l’a.s. 2012/13, i cui effetti andranno a sommarsi alle
nuove regole sul turn-over e il dimensionamento scolastico rendendo
ancor più problematico il funzionamento già precario delle segreterie
scolastiche e lo stesso funzionamento delle Autonomie scolastiche, in
debito di personale e risorse;
Tenuto conto che lo schema di D.I. dell’ agosto 2011, avente ad oggetto
la programmazione triennale di assunzioni a tempo indeterminato
di personale docente educativo ed ATA per il triennio scolastico
2011/13 riserva una quota considerevole di posti in organico ATA al
personale docente dichiarato parzialmente “inidoneo” da far transitare
a scelta nei profili di assistente amministrativo e tecnico (1300
posti) e che lo stesso D.I. del 03/08/2011, risulta a tutt’oggi
disatteso per l’anno in corso, su sollecitazione delle stesse OO.SS.,
avendo sforato di gran lunga la data del 31/08/2012, ultimo giorno
utile per le immissioni in ruolo del personale ATA, in conseguenza dei
ritardi nell’applicazione del più recente D.L. 95/2012,
convertito nella legge n. 135 del 07/08/2012 che prevede la mobilità
dei docenti parzialmente “inidonei” e degli ITP appartenenti alle
classi di concorso C999 e C555 nei profili di AA e AT per l’a.s.
2012/13 e la cui approvazione non ha ancora ricevuto
l’autorizzazione del M.E.F. e della Funzione Pubblica, congelando di
fatto le nomine a T.I. e a T.D. del personale amministrativo, tecnico
ed ausiliario per l’a.s. 2012/13;
Chiede
per il tramite dell’organo sindacale, unitariamente, di intervenire
presso il MIUR per sollecitare urgentemente le seguenti misure a
sostegno dei precari ATA:
- con decorrenza dall’a.s. 2012/13 la trasformazione della
Graduatoria Provinciale Permanente ATA di cui all’art. 554 del decreto
legislativo 16/04/1994, n. 297, Graduatorie divenute permanenti a
seguito del disposto dell’art. 6, comma 10 della legge 3.5.1999 n. 124,
in una Graduatoria Nazionale/Provinciale ad Esaurimento analogamente al
Personale Docente ed Educativo inserito a pieno titolo nell’a.s.
2012/2013 di cui al D.L. n. 70 del 13/05/2011 convertito in L. n. 106
del 12/07/2011 in forza dell'art. 1, comma 605, lett. C), della legge
27 dicembre 2006, n. 296, con la possibilità di inserimento a pettine
in altra provincia, diversa da quella di ruolo ogni tre anni;
- con decorrenza dall’a.s. 2012/13 di assegnare i posti riservati
per ciascun anno del triennio 2011/2013, (n. 1.300 posti) di personale
ATA, per il transito nei ruoli del personale amministrativo e tecnico,
del personale docente dichiarato parzialmente “inidoneo”, (in
applicazione dell’art. 19, comma 12, del decreto legge 6 luglio 2011,
n. 98 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.
111) e gli eventuali posti che dovessero essere accantonati per la
mobilità verticale, al personale incluso nelle Graduatorie Permanenti
di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16/04/1994, n. 297, e in
particolare favorendo il prepensionamento a scelta del
lavoratore, con opportuna modifica alla più recente normativa, nonché
la mobilità dei suddetti docenti dal comparto scolastico alle
altre amministrazioni dello Stato oppure utilizzandoli nelle attuali
mansioni. Ciò si rende necessario per esaurire nel più breve tempo
possibile le Graduatorie Permanenti Provinciali ATA, per poter
consentire in futuro una procedura diversa di reclutamento, con le
nuove regole che, nel frattempo, il Ministro dovrà emanare, secondo la
delega che il Parlamento gli ha concesso.
- l’applicazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE recepita
dal D. Lgs 368/01, disattesa a tutt’oggi dallo Stato italiano, per
mancanza di un quadro legislativo, come risposta data dal Parlamento
Europeo – Commissione per le Petizioni di Bruxelles a numerose
petizioni di personale ATA precario, che consenta come auspicato a più
riprese dall’UE, di limitare la successione dei contratti di personale
per non più di 36 mesi di servizio anche non continuativi nella scuola
statale, comprensivi di rinnovi o proroghe, ricorrendo in
svariati casi la discriminazione evidente tra personale a tempo
determinato e personale a tempo indeterminato e un significativo danno
all’erario;
- con decorrenza dall’a.s. 2012/13 di prevedere il D.M. Salva -
precari per il personale ATA, oppure che ai candidati inclusi nella
Graduatoria Provinciale Permanente ATA, cui spetta il diritto di essere
inseriti nella prima fascia delle corrispondenti Graduatorie d’istituto
per le supplenze temporanee della medesima provincia, producendo l’all.
G, risultando inseriti secondo la graduazione derivante dall’automatica
trasposizione dell’ordine di punteggio con cui figurano nelle
corrispondenti Graduatorie Provinciali Permanenti di cui all’art. 554
del D.L. n. 297/94 venga data la possibilità di scegliere (anziché max.
30 scuole), i distretti scolastici, con il vincolo di un numero minimo
da rispettare come previsto nei precedenti DD.MM. Salva precari n. 62,
80, e 92 consentendo altresì il superamento dall’a.s. 2012/13 di
eventuali disposizioni per ricostituire gli elenchi prioritari;
- con decorrenza dall’a.s. 2012/13, di effettuare un attento e
puntuale monitoraggio, verificando la ripartizione dei contingenti
concordata tra MIUR e OO.SS. sulla programmazione triennale di
assunzioni a tempo indeterminato di personale ATA, per il triennio
2011/13, secondo lo schema di decreto Interministeriale che ne ha dato
attuazione, e in particolare (a livello provinciale e regionale) del
personale amministrativo e tecnico precario che vanti oltre tre anni di
servizio nel profilo di appartenenza, sebbene l’Amministrazione abbia
manifestato una certa chiusura per via dei vincoli di legge che
impediscono che non si possono superare i contingenti dello scorso
anno. E’ appena il caso di ricordare che attraverso una lettera inviata
al precedente Governo, la Regione Sicilia, a nome dell’ ex Assessore
all’Istruzione Prof. Mario Centorrino evidenziava la evidente
disomogeneità tra Nord, Centro, e Sud sulla ripartizione dei
contingenti, ma a tutt’oggi non sembra che il tema sia stato preso
nella dovuta considerazione dalle OO.SS.;
- di fare una attenta ricognizione sugli effetti
che dovessero derivare dall’applicazione del comma 97 e 98 del DDL
STABILITA’,
- comma 97 del DDL Stabilità, nelle parte in cui prevede di
adottare entro aprile 2012 ai sensi dell’art. 17 comma 2 della legge 23
agosto 1988, n. 400 il regolamento con cui si proceda alla
revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle
dotazioni organiche del personale amministrativo, in modo da
conseguire, a decorrere dall’a.s. 2012/13 una riduzione di 1.000 unità,
fatti salvi gli effetti dell’art. 64 del DL 112/08, convertito con
modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
- comma 98 del DDL Stabilità, che allo scopo
di evitare duplicazioni di competenze tra aree e profili professionali
negli istituti di secondo grado ove sono presenti l’insegnante
tecnico/pratici in esubero, é accantonato un pari numero di posti di
assistente tecnico, dislocati per un anno, in attesa di diversa
collocazione, in una misura di ben 3.500 esuberi.
laddove fossero sacrificati ulteriori posti di assistente
amministrativo e tecnico, con decorrenza dall’a.s. 2012/13 e in
particolare secondo la previsione di una clausola di salvaguardia che
permette la riconversione professionale nella scuola del personale
soprannumerario, al fine di evitare la cassa-integrazione e/o il
licenziamento, del personale ATA soprannumerario che dopo due anni, non
dovesse suo malgrado trovare posto secondo quanto previsto dalla
legge 183/2011.
7. Una
richiesta di sospensione degli effetti del dimensionamento scolastico a
firma delle OO.SS. attraverso un documento unitario sugli organici ATA
per l’a.s. 2012/13, in attesa di una puntuale e migliore definizione
dell’organico funzionale delle Autonomie o future reti di scuole e in
base all’imminente passaggio delle funzioni riguardanti l’istruzione
alle regioni in base alla riforma del Titolo V della Costituzione.
mario.dinuzzo@libero.it
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