Si chiama
''
Biopama'' il nuovo programma
per la gestione delle aree protette e della biodiversita' finanziato
dall'Unione Europea, destinato ai Paesi dell'area Africa, Caraibi e
Pacifico. Queste regioni del Pianeta ospitano infatti un ricco
patrimonio naturale minacciato, inclusi 2,2 milioni di km quadrati di
aree protette statali o gestite dalle popolazioni del luogo. In questi
Paesi si trovano 11 delle 25 aree considerate 'chiave' i cosiddetti
'hotspots' per la biodiversita' mondiale, dando anche asilo ad almeno
220 gruppi di indigeni diversi. A causa della mancanza di informazioni
e della capacita' di pianificare e gestire queste risorse naturali
pero' la protezione e un uso sostenibile di questo patrimonio oggi e'
minacciato. Il programma Biopama, che conta anche sul sostegno del
centro mondiale di monitoraggio di conservazione dell'Unep si occupera'
quindi di fornire strumenti, capacita,' formazione e informazione ai
gestori dei siti protetti, alle comunita' locali, alle istituzioni, al
settore privato e alle universita'. ''Conservare meglio e valutare la
nostra biodiversita' - afferma Grethel Aguilar, dell'Unione mondiale
per la conservazione della natura (Iucn) - puo' aiutare a ridurre la
poverta' e a fornire benefici per lo sviluppo locale e nazionale''.
Biopama avra' una durata iniziale di quattro anni a partire dal 2012,
con un finanziamento dell'Ue di 20 milioni di euro, con una partnership
con Iucn e la Cooperazione per lo sviluppo tedesca (GIZ).
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