La scuola catanese è presente e viva
Data: Martedì, 18 settembre 2012 ore 01:52:03 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Sfogliando le pagine dei giornali in questi giorni di avvio del nuovo anno scolastico, viene presentato all’opinione pubblica  un panorama ricco e variegato nelle sue molteplici articolazione. Grazie al quotidiano  “La Sicilia” la scuola catanese si manifesta presente e viva, dinamica ed operosa, efficiente per il servizio educativo e formativo di tantissimi studenti nelle scuole della provincia etnea.
Si leggono, infatti, la proteste dei genitori per le classi senza banchi, e le soluzioni “tampone” adottate dall’Amministrazione comunale ed anche   le lodevoli dichiarazioni di sindaci ed assessori dei comuni etnei che hanno provveduto in tempo agli arredi, ai lavori di manutenzione e di ristrutturazione degli edifici scolastici  secondo le norme della sicurezza.

Ci sono articoli che descrivono “ ripartenze all’insegna della normalità” ed inaugurazioni solenni dell’anno scolastico con la partecipazione attiva delle amministrazioni locali e di sindaci che incontrano gli studenti come a Paternò e a San Gregorio, oltre alla visita dell’assessore provinciale Salvo Licciardello,  ad Acireale che, a seguito del dimensionamento, registra tre scuole in meno e  diverse variazione nelle aggregazioni dei plessi.

 Sono positive le notizie in merito alla garanzia di contributi assegnati alle scuole : quattro mila euro a Giarre,  60 mila euro ad Acicatena per i buoni libro,  nuovi plessi scolastici ad Aci S.Antonio, la garanzia dei trasporti da Valverde  e  di contro si registrano, nel silenzio, scuole senza presidi, affidate alla cura di un “preside reggente” che dirige due scuole, anche distanti e complesse  e che farà quel che sarà possibile nel dover raddoppiare le attività collegiali e amministrative.

Scuole che da quest’anno sono dirette da un nuovo dirigente,(e qualcuno di essi  “dirottato” e trasferito d’ufficio),  scuole accorpate e aggregate a seguito del dimensionamento che sono alla ricerca di una nuova identità.

Mantenendo il nome precedente o unendo con un trattino i nomi delle scuole aggregate, spesso si creano dissapori e  diritti di “primogenitura”. Sarebbe auspicabile, invece,  assegnare alla nuova istituzione un nome nuovo, conservando ai plessi il nome della precedente intitolazione.  

In alcune scuole, come a Riposto si avvia il nuovo corso ad indirizzo musicale, mentre   a Bronte si  adotta il modello organizzativo della “settimana corta”  e la scuola di Valverde si prepara al 29 settembre , giorno della solenne festa di beatificazione di Padre  Gabriele Maria Allegra, al quale è stata intitolata.

Alle proteste dei precari e alle critiche per l’annunciato concorso risponde il lento cammino di sviluppo tecnologico delle scuole, molte delle quali si stanno dotando di “lavagne interattive multimediali” e di registri informatici, avviando la tanto auspicata semplificazione  amministrativa, che tende a ridurre la certificazione cartacea.

 Un’ampia pagina de “La Sicilia” di domenica ha ospitato l’intervento del Provveditore agli studi, Raffaele Zanoli, il quale giustamente puntualizza le inesattezze di  alcuni  dati forniti nei precedenti articoli  e gli “atavici ritardi” circa le nomine dei docenti, evidenziando, invece,  come la solerzia ed il lodevole impegno dei funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale  ha realizzato il tutto in tempi celeri,  con ammirevole efficienza, dopo l’emanazione della circolare ministeriale pervenuta il 12 settembre, consentendo in tal modo  il regolare avvio dell’anno scolastico nella provincia etnea.

Ci sono poi articoli che hanno il sapore di  “comunicati stampa” di una sola associazione e del presidente portavoce, mentre  sarebbe corretto tenere presente che a Catania operano altre  ed altrettante qualificati associazioni  di dirigenti scolastici altrettanto qualificate che guidano e dirigono le scuole catanesi.  La conoscenza diretta dei fatti e non  la semplice informazione sui siti o sulle notizie telefoniche o i “pizzini” stampa, potrebbero contribuire meglio a fornire al pubblico il vero volto della scuola catanese, ricco di eccellenze e di buone pratiche, ma spesso si mettono in luce soltanto le problematicità e i disagi.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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