
Scuola, «mancano gli assistenti i ragazzi disabili restano a casa»
Data: Domenica, 16 settembre 2012 ore 07:22:21 CEST Argomento: Rassegna stampa
La
mamma di Giulia, al quinto anno al Federico Caffè di villa Pamphili:
«Mi hanno detto che non ci sono i fondi». La Provincia: «Soldi
stanziati mercoledì» - ROMA - Il primo giorno di scuola Giulia ha
pianto. «Mamma, perché non posso andare a scuola?» ha continuato a
chiedere, mentre è rimasta chiusa nella sua stanza. Aveva comprato il
diario, lo zaino, ma lei, 21 anni,disabile, al quinto anno di
ragioneria, è dovuta restare a casa. La campanella presso l'Istituto di
istruzione superiore Federico Caffè di via di Villa Pamphili 86 è
suonata il 10 settembre, ma non per tutti. «Non ci sono gli operatori
specializzati per mancanza di fondi, questo mi è stato detto dalla
scuola – racconta Cinzia Cini, la mamma di Giulia – mi è stato spiegato
che non potevo quindi portare mia figlia in classe». E non è la prima
volta che succede: «Anche lo scorso anno Giulia ha dovuto aspettare
diversi prima di poter iniziare la scuola, trovo tutto questo di una
crudeltà incredibile, mia figlia ha pianto il giorno in cui i suoi
compagni sono tornati in classe».
«Sua figlia non può venire a scuola». «Anche quest'anno Giulia inizierà
le lezioni con ritardo – racconta Cinzia – la scuola mi ha detto che la
Provincia di Roma non aveva ancora provveduto a stanziare i fondi per
gli assistenti che dovrebbero occuparsi degli alunni con disabilità».
La mamma di Giulia prova rabbia e disperazione. «Sono stanca di dover
fare tutti gli anni lo stesso discorso a mia figlia, la quale
puntualmente mi chiede: Mamma perché io non posso iniziare la scuola
come tutti gli altri? E' davvero difficilissimo cercare di farle capire
qual è il problema».
E la scuola che dice?. «La preside Pacetti è impegnata, non può
rispondere, posso dirle che lunedì si terrà la riunione Glh» la
risposta data dalla segreteria della presidenza dell'istituto di via di
Villa Pamphili. Tradotto: il 17 si terrà la riunione tecnica sui Gruppi
di Lavoro sull'Handicap nella scuola. L'istituto, senza far trapelare
altro, aggiunge: «Se le madri dei ragazzi disabili hanno dei problemi
si rivolgessero direttamente a noi». Ed è quello che ha fatto Cinzia:
«La settimana prima dell'inizio delle lezioni – afferma la mamma di
Giulia – ci è stato comunicato che lunedì non avremmo potuto portare i
nostri figli disabili in classe». Ma Cinzia non si è arresa: «Ho
chiamato di nuovo mercoledì 12 settembre e mi è stato detto che non
c'erano novità, che gli operatori specializzati erano assenti per
mancanza di fondi da parte della Provincia».
I progetti della Provincia di Roma per i ragazzi disabili. «Abbiamo già
approvato i fondi per i progetti per i ragazzi disabili – spiega
Claudio Cecchini, assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia e
ai Rapporti Istituzionali della Provincia di Roma – è la scuola poi a
scegliere la modalità con cui applicare i piani di assistenza: per 148
scuole abbiamo stanziato 9 milioni di euro per assistere 2.277
disabili». E cosa è successo all'istituto Federico Caffé? «Mercoledì 12
è stato inviato alla scuola il fax nel quale comunicavano
l'approvazione dei progetti per 18 alunni, per un totale di 85mila
euro». Il fax con la comunicazione dello stanziamento dei fondi quindi
è arrivato in ritardo rispetto all'inizio delle lezioni. «Forse sì, ma
è stato inevitabile considerando i tempi dell'approvazione e poi della
pubblicazione sulla Gazzetta del decreto sulla Spending Review».
Ritardi, fax, spending review, riunioni. L'unica cosa certa è che
Giulia anche quest'anno inizierà le lezioni con ritardo. Proprio oggi
la situazione sembra essersi sbloccata: «Mi ha chiamata la scuola –
racconta Cinzia – mi hanno detto che lunedì prossimo posso finalmente
portare mia figlia a scuola. Inizierà le lezioni in ritardo rispetto ai
ragazzi definiti normali. Vi sembra giusto?»
Laura Bogliolo
www.ilmessaggero.it
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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