I motivi del no al concorso e la soluzione (le origini del caos)
Data: Mercoledì, 12 settembre 2012 ore 19:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Lettere in
redazione
Non è giusto bandire un nuovo concorso perché a partire dagli anni ’70
e fino al 2005 PARALLELAMENTE al sistema di immissione in ruolo
ufficiale: i concorsi, poi sostituiti alla fine degli anni ‘90 fino al
2008, dalle SSIS/SISSIS(1) che avevano valore concorsuale, è stato attivo un canale abilitante,
assolutamente legale ma “all’italiana”: i famosi corsi abilitanti che
“abilitavano” tutti i docenti che maturavano 360 giorni di
servizio in un determinato lasso di tempo negli Istituti Statali o
privati Paritari, Parificati, ecc..
(1) [Scuole a numero chiuso di specializzazione all’insegnamento, dove
si accedeva per concorso: prova scritta e orale. Durata: 2 Anni
Accademici , 12 esami (molti vertevano su prove scritte e orali), 300
ore di tirocinio diretto, tirocinio indiretto, lezioni simulate e
in classe, Relazioni, Tesine, Tesi finale, Esame di Stato. Tasse
universitarie (aliquota massima)].
QUI STA LA GRAVE INGIUSTIZIA che non può essere sanata da un concorso.
Nessun docente “NON ABILITATO” poteva raggiungere il requisito dei 360
gg. facendo supplenze negli Istituti Statali (nei quali si
accedeva/accede rispettando una graduatoria di merito: prima gli
abilitati, poi i non abilitati).
DIVERSAMENTE negli Istituti privati si accedeva/accede per CHIAMATA
DIRETTA del proprietario/gestore dell’Istituto privato: NON ESISTONO
GRADUATORIE DI MERITO nelle scuole private. Il
SERVIZIO svolto nelle scuole private è stato VALUTATO come
requisito di ammissione ai corsi abilitanti e il relativo PUNTEGGIO
VALUTATO AL 100% nelle GRADUATORIE degli Istituti Statali e nelle
Graduatorie Permanenti e poi ad Esaurimento.
Ne è conseguito che le decine e decine di migliaia di docenti che hanno
potuto fruire di queste “AGEVOLAZIONI” hanno, “letteralmente”, invaso
le Graduatorie. “Pieni di punti” hanno ricoperto e ricoprono le
posizioni di vertice delle GAE venendo immessi in ruolo, “legalmente”,
ma A DISCAPITO DI CHI HA SUPERATO CONCORSI ORDINARI E/O
SSIS( in particolare a discapito di chi ha frequentato le SSIS che non
ha usufruito del doppio canale, riservato ai vincitori dell’ultimo
concorso ordinario del ’90 o del ’99 a seconda delle classi di
concorso).
Quindi È INGIUSTO che fino ad oggi viene immesso in ruolo
chi non ha mai superato un concorso e/o SSIS e dal 24 Settembre 2012
tutti i docenti che non hanno avuto fortuna, Santi o amici ma che HANNO
SUPERATO CONCORSI E/O SSIS debbano, dopo anni di
sacrifici e di insegnamento, nuovamente sottoporsi ad un
concorso per conquistare un posto che gli spetta di diritto.
LA LEGGE E’ UGUAELE PER TUTTI! E DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI!
INOLTRE, che senso ha bandire un concorso a cattedre mentre se ne
TAGLIANO 87000 e si provocano 10000 esuberi da riconvertire?
E ancora, a fronte degli sbandierati 11000 posti, un nuovo concorso
produrrebbe un’altra valanga di insegnanti abilitati precari.
Per finire: un nuovo concorso non solo comporterebbe una spesa enorme
per lo Stato, ma alimenterebbe il mercato nero dei corsi di
preparazione che dissanguerebbe ulteriormente una categoria già
stremata.
LA
SOLUZIONE
1- Ritornare alle SSIS a numero chiuso e programmato in base alle
effettive esigenze del territorio. Si devono attivare solamente
le selezioni ai corsi per le classi di concorso per le quali si
prevede il turnover degli insegnanti (pensionamenti, trasferimenti,
ecc.). Pagano le tasse solo coloro che superano gli esami di
ammissione. I docenti che superano l’Esame di Stato finale entrano nei
ruoli dello Stato rispettando la Graduatoria di Merito.
2- Divieto assoluto di attivare canali abilitanti alternativi e
paralleli (es. gg. 360 di servizio) che generano fiumi di precari.
3- Consentire l’accesso nel “Doppio Canale” e negli “Elenchi aggiuntivi
per gli insegnanti di sostegno”, oltre ai vincitori dei concorsi del
’90 e del ’99, anche ai vincitori dei concorsi SSIS/SISSIS.
Siracusa 10. 09. 2012
Antonino Monterosso
a.monterosso1966@libero.it
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