Lettera aperta al Presidente della Repubblica di una diplomata liceale anno scolastico 2011/2012, in riferimento all’iscrizione ai corsi a numero chiuso di medicina e chirurgia
Data: Mercoledì, 12 settembre 2012 ore 09:54:29 CEST Argomento: Opinioni
Egregio Signor
Presidente della Repubblica,
le scrivo queste poche righe per sottolineare una situazione in Italia
che non piace a molti. Io sono una studentessa di Napoli diplomata
nell’anno scolastico 2011/2012 presso un liceo scientifico e ora mi
trovo a vivere la problematica dei test universitari a numero chiuso
che mi precludono il futuro desiderato. In particolare quello della
Facoltà di Medicina e Chirurgia è un test a dir poco assurdo, le
domande alle quali noi studenti siamo sottoposti sono sempre molto
difficili e ogni anno il grado di difficoltà non fa che aumentare ed a
causa di ciò, molti studenti che come me sognano di fare il medico da
quando erano bambini debbono rendersi conto di trovarsi la strada
sbarrata da un odioso test! Non possiamo continuare a giudicare in
questo modo i nostri futuri medici! Un test non attesta davvero quanto
quella persona sia motivata. Perciò le chiedo di fare qualcosa per
poter cambiare questa situazione. So benissimo che ogni anno gli
studenti che si iscrivono alla Facoltà di Medicina e Chirurgia sono
troppi ma esistono altre strade oltre al test d ingresso per
selezionare gli studenti più adatti, ad esempio si potrebbe solo
all'inizio lasciare entrare tutti ma solo coloro che riusciranno a
portare a termine tutti gli esami dei primi due anni potrebbero avere
la possibilità di continuare il corso di studi. In questo modo si può
testare direttamente se uno studente è adatto o meno alla professione
del medico, se è adatto o meno al fine che si è prefisso. Le chiedo di
provare solo per un po' ad immaginare come io e molti altri studenti
possiamo sentirci quando ci viene tolta la possibilità di realizzarci
nella professione che più desideriamo, la prego di credermi se inoltre
le dico che questa lettera le è stata scritta tra una lacrima e
l'altra! Spero di essere riuscita almeno in parte a trasmetterle i miei
sentimenti e quelli di molti altri studenti e che per questo ci aiuti a
cambiare le cose! La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.
Distinti saluti
Federica Esposito
Napoli
L’allieva che scrive è una studentessa seria, che ha portato avanti la
sua carriera scolastica in una scuola Italiana di Napoli la quale
accoglie allievi come Federica, proveniente, come molti dei nostri
studenti, da una famiglia attenta alle esigenze dei propri figli ma
certamente non appartenente ai ceti sociali “facilitati” da una
economia ricca, conoscenze capaci di “aiutare” i propri amici ed i
figli di questi, o, peggio (e ne siamo lieti), da “famiglie” con poteri
di persuasione di vario tipo. Personalmente ho l’esperienza di una
figlia, oggi venticinquenne che, dopo essersi laureata con lode alla
triennale di Biologia generale applicata ed alla Magistrale di Biologia
con indirizzo molecolare, sempre con lode, alla Federico II di Napoli,
è (finalmente!), riuscita, nel corso del passato anno scolastico, ad
iscriversi a medicina, per divenire quello che ama essere: un medico.
Inutile dire che le hanno fatto ripetere finanche l’esame di biologia
molecolare e compie salti mortali per trovarsi al terzo anno di corso
(essendo stata “facilitata” con una iscrizione al secondo anno), con
gli esami in regola.
Perché rendere così complessa ai nostri giovani la possibilità di
iscrizione a medicina? Evidentemente il sistema di “reclutamento”
attuale non taglia fuori soltanto gli “inidonei”, ma anche ragazzi che
ce la metterebbero tutta per restare in linea con gli esami e meritare
la fiducia concessa loro con una forma di iscrizione libera. Porre
fuori, nel corso del biennio, pur se con una iscrizione libera, quanti
si dimostrino incapaci di mantenere una certa perfomance negli esami,
appare più valido (così come “consiglia” la nostra Federica), piuttosto
del tagliare fuori tanti giovani i quali si dimostrano poi così
meritevoli nel tempo da evidenziare come non sia stata giusta la loro
esclusione dell’iscrizione a causa dei test di medicina.
Provate ad ascoltarli. Darebbe certamente più fiducia ai nostri giovani
rispetto ad uno sbarramento iniziale che tanto, nel passato anche
recente, è stato persino fonte di sospetti, giusti o ingiusti che
fossero.
Bianca
Fasano - Insegnante italiana
fasanobi@libero.it
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