In Scozia le energie rinnovabili sono da record
Data: Lunedì, 10 settembre 2012 ore 12:35:27 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Se c’è una nazione al mondo che promette di infrangere nuovi record di generazione energetica rinnovabile questa è la Scozia. In questi giorni è rimbalzata la notizia secondo cui è prevista la partenza del progetto del parco eolico offshore più grande del mondo. Comprensivo di 339 turbine, il parco eolico si svilupperà a 13 miglia al largo della contea di Caithness, all’estremo nord del Paese, su un’area di 300 chilometri quadrati; dovrebbe produrre 1500 MW di energia, sufficienti a coprire i fabbisogni di circa un milione di abitazioni scozzesi. Ne dà notizia la testata The Scotsman, secondo cui autore e promotore del progetto è la società Moray Offshore Renewables, che avrebbe già sottoposto il piano al benestare del governo e che investirà circa 4,5 miliardi di sterline. Il direttore del progetto, Dan Finch, ha specificato che l’opera «a pieno regime farà risparmiare tra i 3,5 e i 4,5 milioni di tonnellate di CO2 rispetto alle centrali a carbone». Se tutto andrà bene, entro il 2015 si darà il via ai lavori che saranno completati entro il 2020. Proprio quest’ultima data è particolarmente simbolica per la Scozia, che si è data come traguardo (o è meglio parlare di record?) proprio quello di soddisfare il proprio fabbisogno energetico al 100% da rinnovabili entro la fine del decennio in corso. Per centrare l’obiettivo, il Paese ha bisogno di opere monstre, come quella legata all’energia marina da moto ondoso che vede impegnate il colosso francese Alstom e la società scozzese Sse Renewables. Il progetto si chiama Costa Head ed è oggi il più grande al mondo nella categoria. Si svilupperà nei pressi delle isole Orcadi e, sulla carta, è potenzialmente in grado di sviluppare una potenza di 200 MW tramite convertitori energetici di moto ondoso. Questo è solo un esempio della volontà del governo di puntare alla leadership mondiale specifica, raggiungendo 1,2 GW di capacità entro il 2020. Tutto, quindi, fa della Scozia la patria dei record in energia rinnovabile, pure il suo whisky: anche il liquore-simbolo del Paese entra in gioco nella produzione di rinnovabili mediante una centrale a biomasse che sfrutterà debitamente gli scarti della produzione, producendo più di 7 MW di energia.

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