Non aprite quelle scuole non a norma
Data: Lunedì, 10 settembre 2012 ore 11:32:45 CEST
Argomento: Associazioni


Il Codacons destina ai sindaci un invito provocatorio, mettendoli in guardia per le scuole a rischio e preparando i ricorsi per le classe pollaio. E in Sicilia sono oltre 600 le scuole a rischio di crollo in caso di sisma, secondo l'ultimo rapporto Legambiente.
Alla vigilia della settimana che vedra' la riapertura delle scuole in tutta Italia, il Codacons rivolge un appello "choc" ai sindaci dei comuni italiani: "Chiudere gli istituti scolastici non a norma e rinviarne l'apertura a data da destinarsi".
"La sicurezza delle scuole e' un problema serissimo che ogni anno si ripresenta in occasione dell'avvio dell'anno scolastico - afferma il Presidente Carlo Rienzi - Il non rispetto delle norme vigenti e la mancata presenza dei certificati in materia di incendi, sisma, agibilità, ecc. , rendono di fatto fuorilegge gli edifici scolastici consentendo ai sindaci di rinviare l'apertura degli istituti, cosi' come ha fatto il sindaco di Campobasso".
In caso di incidenti e di danni a persone e cose all'interno di scuole non a norma, infatti, gli stessi sindaci potrebbero essere chiamati a risponderne, assieme alla province.
Per tale motivo il Codacons invita i sindaci di tutta Italia a disporre la chiusura temporanea degli edifici scolastici fuorilegge in attesa della loro messa in sicurezza, e con la formazione delle nuove classi annuncia una pioggia di ricorsi contro le "classi pollaio", ossia quelle dove, a causa dell'elevato numero di studenti, non si rispettano i limiti di spazio minino per alunno fissati dalla legge.
I genitori possono valutare il livello di sicurezza delle scuole frequentate dai propri figli utilizzando l'apposito questionario pubblicato alla pagina "scuola sicura" del sito www.codacons.it





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