Si riaprono le scuole: in Lombardia 500 sedi a un preside supplente e 2mila cattedre scoperte a Milano
Data: Lunedì, 10 settembre 2012 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Qualcuno - come gli studenti dell'Alto Adige - ha già terminato nei giorni scorsi le sue vacanze, ma per la maggior parte degli studenti italiani sarà quella che si apre domani la settimana del ritorno sui banchi, tra qualche novità e tanti vecchi problemi, dalle cattedre scoperte alla fatiscenza degli edifici, fino alle agitazioni del personale docente, già annunciate per i prossimi giorni. Si comincia, domani, con la Valle d'Aosta, seguita martedì dal Molise e mercoledì dalla maggior parte delle regioni italiane. Ultime arriveranno, lunedì prossimo, Liguria, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. Mentre gli studenti tornano in classe continua la mobilitazione degli insegnanti precari contro le modalità del concorso annunciato dal ministro Profumo. Ministro che oggi , accolto con qualche fischio alla Festa del Pd di Modena, ha precisato alcuni numeri relativi al prossimo concorso, il cui bando è previsto per il 24 settembre: «Dal primo settembre ci sono a ruolo 22mila persone - ha detto Profumo -. Nel 2013/2014 ce ne saranno altre 22mila: 11 mila dalle graduatorie, 11 mila attraverso concorso». Confermata intanto per martedì, davanti a Montecitorio, una manifestazione dei docenti che si oppongono alla cosiddetta legge Aprea, che riforma gli organi collegiali e introduce gli statuti nelle scuole. Molte le novità in arrivo con il nuovo anno scolastico, che si concluderà tra il 6 e il 14 giugno: partono quest'anno le cosiddette «maxi-scuole», che prevedono l'accorpamento di scuole primarie e medie in istituti che supereranno spesso i mille alunni. Debuttano poi le pagelle e le iscrizioni esclusivamente online, come previsto dalla spending review del Governo Monti. In arrivo anche nuovi programmi per elementari e medie (annunciati ma ancora non dettagliati) e un nuovo sistema di valutazione già vagliato dal Governo. Restano i problemi di sempre: scuole senza reggenza (il caso più eclatante è la Lombardia, con 500 sedi che saranno affidate a un preside supplentece il presidente della Regione Formigoni ha annunciato l'arrivo di 200 professori per far fronte alla situazione) e molte cattedre scoperte: 2mila nella sola Milano e oltre mille a Bari, solo per citare due esempi. E infine, la nota più dolente, soprattutto dopo l'episodio del terremoto in Emilia dello scorso maggio: secondo la Protezione civile,quasi 23mila scuole pubbliche (su un totale di circa 42mila) è considerato vulnerabile dal punto di vista sismico.
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