A Treviso 3.500 precari a rischio
Data: Martedì, 04 settembre 2012 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Ci sono tremilacinquecento precari in graduatoria, e dal 5 settembre si metteranno in fila per delle cattedre annuali o per spezzoni nelle scuole della provincia di Treviso. Ma su di loro incombe la rivoluzione del ministro dell’istruzione Profumo e la preoccupazione sale. «Annunci mediatici a parte, ci spieghi cosa succederà - attacca Giuseppe Morgante, segretario provinciale della Uil Scuola -. Se le assunzioni verranno fatte per concorso e non più secondo graduatorie chi aspetta da vent’anni un ruolo dovrà ricominciare tutto daccapo. E parliamo di docenti preparati, che hanno già fatto e vinto dei concorsi, e molti di loro hanno più lauree e master alle spalle».

Morgante porta la voce dei professori trevigiani che aspettano un posto fisso nella scuola. «Le graduatorie sono lunghe perché da tanti anni non ci sono più immissioni in ruolo, ma la colpa non è dei docenti se solo dall’anno scorso il governo ha dato un’accelerata. Dal 2000 al 2010 il precariato non ha fatto che aumentare». La proposta di Profumo, eliminazione delle graduatorie e assunzioni tramite concorso (24 mila dal settembre 2013) non convince il sindacato: «Se sarà mirato alle classi esaurite o in esaurimento, come quelle delle materie scientifiche, sarà un intervento positivo, ma se sarà aperto anche a chi è già abilitato non se ne capisce l’utilità, crea solo tensione e preoccupazione ». Nei giorni scorsi infatti non sono stati assegnati tutti i posti per corsi tecnici, di matematica e scienze, perché le graduatorie erano finite: andranno a docenti di terza fascia che in corso d’anno potrebbero vedere il loro contratto diventare da determinato a indeterminato.

Ma è per gli altri che Morgante si batte: «I concorsi vanno bene se non ci sono altri percorsi. Siamo assediati da precari storici, che dopo vent’anni intravedevano finalmente la fine del tunnel. E ora invece si vedono di nuovo messi in discussione. Speriamo nel buon senso del ministro, apra i concorsi solo per le classi in cui servono veramente». Mercoledì mattina al Fermi di Treviso verranno nominati i docenti per la scuola primaria e dell’infanzia, mentre per la secondaria di primo grado e le superiori tutto si sposta a Conegliano in quattro diverse sedi.

Silvia Madiotto
Corrieredelveneto.corriere.it





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