Il mercato dei precari
Data: Venerdì, 31 agosto 2012 ore 19:52:38 CEST
Argomento: Opinioni


Anche quest'anno, il 29 agosto si e' svolta, presso l'istituto Orioli di Viterbo, la manifestazione "Agosto in fiera" mercato di vendita e svendita precari della scuola. Organizzata ogni anno dall’USP di Viterbo e dai segretari provinciali dei sindacati Nazionali, la manifestazione è riservata ai docenti precari di sostegno di tutti gli ordini di scuola. Nella calura estiva del corridoio dell’Istituto, i precari scalpitanti si sono dati battaglia per ottenere quel residuo di posti che sono stati concessi quest’anno. Fortunatamente (tanto per dire) il numero di partecipanti quest’anno e notevolmente diminuito, grazie sia ai tagli imposti dai vari Governi  da alcuni anni a questa parte, sia alla stretta sui docenti di sostegno operata dall’ USP che ha riportato il rapporto tra docente disabile ed alunno a 1 ogni 3,5. Sono sicuro che queste decisioni di riduzioni, sono state fatte proprio per evitare la sofferenza ai precari durante la manifestazione di Agosto in fiera e rendere l’evento più gradevole alla rimanenza dei partecipanti. La manifestazione di quest’anno, verrà inoltre ricordata per il premio "Pinocchio" assegnato all' unanimità all'USP di Viterbo per la balla: "non vi sono posti aggiuntivi in deroga in quanto l'impiegata incaricata è in ferie", ed il trofeo "orecchio da mercante" meritatamente conquistato dai sindacati presenti. Ovviamente la continuità didattica, come sempre, è stata alla basa della scelta offerta per le cattedre, se si intende per continuità didattica la continuità di viaggio del docente nelle varie scuole della provincia per una didattica più libera.
In conclusione della giornata le lacrime dei perdenti e i sorrisi dei vincitori, sorrisi amari, fatti quasi con vergogna, come se la colpa del pianto del collega fosse la colpa di chi ha vinto quel posto per un anno e non di chi ha scippato il lavoro ad una persona che ha speso tempo, soldi e denaro per un inutile sogno durato anni.
A voi colleghi, che quest’anno non ritroverò con me nella scuola, io rivolgo le mie scuse per essere tra quei fortunati che lavorerà ancora un anno, breve rinvio di una fine che ormai è stata scritta per tutti noi.

Giuseppe Crisà
docente precario “momentaneamente fortunato”





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