Sostegno alle superiori, spunta l'elenco unico
Data: Venerdì, 31 agosto 2012 ore 12:12:35 CEST Argomento: Rassegna stampa
Sostegno,
un unico elenco per i docenti delle superiori. La commissione cultura
della Camera ha approvato nei giorni scorsi una risoluzione (prima
firma Caterina Pes, Pd) che impegna il governo, nel predisporre il
nuovo regolamento sulle classi di concorso, a unificare in un solo
elenco gli insegnati di sostegno della scuola superiore, analogamente a
quanto già previsto per le medie. Così da «salvaguardare il percorso
formativo svolto dagli alunni con disabilità», spiega Pes. Si modifica
in questo modo il decreto ministeriale n. 132 del 26 aprile 1993,
stabilendo che i posti per i docenti di sostegno vengano assegnati
secondo l'ordine di graduatoria, per tutti i tipi di graduatoria e le
relative fasce, attualmente divisi in 4 aree disciplinari (scientifica,
umanistica, tecnica professionale artistica, psicomotoria) secondo una
suddivisone però mai istituita per legge. «L'esigenza di questo atto»,
si legge nel testo, «nasce da un'errata interpretazione dell'articolo
13 della legge quadro n. 104 del 1992 che regolamenta le docenze di
sostegno e che sta determinando una gestione poco chiara nella
designazione delle cattedre nelle diverse aree». Le assegnazioni degli
insegnanti di sostegno dovrebbero scaturire dalle indicazioni del
gruppo misto, invece, molti dirigenti scolastici richiedono
direttamente agli uffici scolastici provinciali i docenti con criteri
non sempre trasparenti e, a volte, indipendenti dalle reali necessità
degli alunni. Spesso un insegnate di sostegno, nominato dagli uspi
sulla propria area, a scuola si vede assegnare alunni con disabilità
che appartengono ad un'area disciplinare diversa. E quando l'elenco di
un'area viene esaurito si attingano i docenti dagli elenchi di altre in
maniera incrociata, tenendo conto soltanto del loro punteggio. Tutte
prove per la Commissione cultura della Camera dell'inutilità della
divisione in 4 aree e della necessità della riunificazione in un unico
elenco. Anche le associazioni, in particolare la Fish, hanno richiamato
da tempo il Miur alla necessità di abolire le aree, perché l'inclusione
dell'alunno con disabilità comporta la piena contitolarità della classe
da parte dell'docente specializzato, che quindi non si limita a un
rapporto esclusivo con l'alunno cristallizzandolo in una determinata
area di intervento, ma lavora con l'intera classe, diventando un
mediatore tra lo studente disabile e i compagni, gli insegnanti, la
scuola.
Emanuela Micucci
ItaliaOggi
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