Comunicato rete precari scuola Sicilia su concorso nella scuola
Data: Martedì, 28 agosto 2012 ore 12:12:33 CEST Argomento: Opinioni
“FINALMENTE”
12.000 nuovi insegnanti giovani e meritevoli nobiliteranno la
scuola Statale dal momento che l’ultimo concorso risale ormai al 1999 .
E’ questo l’annuncio da parte del
Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: “A settembre uscirà il
bando per il nuovo concorso per le assunzioni dei docenti”.
L’esclamazione nasce spontanea: “CHE ATTO TEMERARIO!”. La sua
temerarietà però non si placa, nelle sue parole, velatamente fa
intendere, al pubblico che ascolta, che dal 99 in poi neppure un
docente abbia nobilitato le istituzioni scolastiche con merito
ma solo per “anzianità” , per stanchezza e consuetudine. Dalle sue
parole trapela l’idea fuorviante che i precari della scuola, che da
anni protestano contro i tagli e per il loro diritto di essere assunti
a tempo indeterminato, sono dei parassiti buoni a nulla che pretendono
il posto senza alcun diritto e privi di ogni professionalità, vecchi,
stanchi che non hanno più nulla da dire e dare.
E’ bene che tutti sappiano che
i precari inseriti nelle cosiddette “graduatorie a esaurimento” hanno
vinto il concorso o i concorsi e che da allora hanno sempre
insegnato. Che i precari ,giovani e forti, sono invecchiati dentro
delle gabbie chiamate graduatorie ad esaurimento inseguendo
instancabilmente i capricci di una classe politica che cambiava le
regole del reclutamento dei docenti ogni anno, ricominciando ogni
volta, studiando ogni volta, cambiando ogni volta metodologie e
pratiche. Ogni volta hanno dovuto passivamente sorbirsi le
farneticazioni di un sogno rivelatore, di una notte di mezza estate
quasi insonne del ministro di turno, per risollevare le sorti di una
scuola statale sempre più depauperata di risorse.
Questi Docenti lavoratori a progetto, hanno così acquisito in decenni
tutte le competenze professionali, tecniche e tecnologiche per formare
le nuove generazioni , possono essere assunti a costo zero per la collettività. Ma
i governi son sordi e ciechi, continuano gli scandali dei concorsi per
dirigenti scolastici e nascono i test da settimana enigmistica, di puro
nozionismo mnemonico,per abilitare i nuovi insegnanti. Continua il merito di essere l’amico
dell’amico, dell’amico di turno.
Ma quest’ultimo governo, il
governo dei saggi, dei tecnici che doveva porre fine ad anni e anni di
sperpero nella pubblica amministrazione, che ha strombazzato che era
finita l’epoca delle vacche grasse, che si dovevano fare i sacrifici,
magari mandando i propri figli a scuola provvisti di carta igienica e
possibilmente di sedia. che nella scuola non c’è più un euro, cosa fa? Spende 120 milioni di Euro per avviare
l’ennesima macchina clientelare. E siccome sappiamo che il
Ministro Profumo è persona competente e pragmatica, lo invitiamo a
svelarci a chi ha dovuto cedere per avviare questa mostruosità. Faccia
outing, lo dica da quali settori sono arrivate le pressioni, perché è
veramente impossibile che possa credere davvero a quello che ha
annunciato.
Per questi motivi i lavoratori precari della scuola denunciano questa assurda campagna di disinformazione,
denunciano l’assenza dei loro rappresentanti come cittadini e
lavoratori ed invitano tutti i cittadini italiani a reagire con
sdegno, invitano i giovani a non cadere nella trappola delle promesse,
invitano a non proseguire con l’ennesimo sperpero di denaro pubblico
che invece di garantire virtù e nobiltade è causa di un’ulteriore
speranza di una generazione che con noi è già stata svanita. Abbiate la
creanza di non illudere le nuove generazioni con la bugia del merito.
I lavoratori precari della scuola gridano a gran voce il loro
NO AL CONCORSO NELLA SCUOLA STATALE
Noi non chiudiamo le porte all’innovazione, al merito, a
maggiore professionalità ma il
concorso nella scuola, così come concepito, rappresenta un
ritorno al passato e non un passo verso il futuro.
Per questo invitano tutti i lavoratori
precari e non della scuola, ma anche e soprattutto tutti i cittadini
italiani, a prendere coscienza e partecipare a tutte le mobilitazioni
che saranno avviate nelle più grandi città d’Italia e che culmineranno
con una manifestazione a Roma entro la prima metà del mese di settembre.
Rete Precari
Scuola Sicilia
reteprecariscuolasicilia@gmail.com
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