Docenti precari, una razza in via di estinzione
Data: Domenica, 26 agosto 2012 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
In riferimento all’ultima notizia sul nuovo concorso per 11.892 docenti, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 25/08/12, ritenendo questa un’ennesima angheria nei confronti dei docenti precari che da decenni aspettano l’immissione in ruolo nelle ormai inutili “GRADUATORIE AD ESAURIMENTO”, che hanno costretto migliaia di docenti ad emigrare lontano da famiglie ed amici verso le varie Regioni Italiane con la promessa di un elenco BLOCCATO da esaurirsi in alcuni anni, esprimo le sottostanti dichiarazioni.
Stabilendo che il docente precario in Italia:
- nell’ultimo decennio ha subito un’attacco da tutti i governi che si sono susseguiti, senza esclusione di colpi: dai licenziamenti agli atteggiamenti intimidatori di dirigenti e amministrazioni.
- Viene costantemente tenuto sotto pressione psicologica con la minaccia di tagli, sostituzioni da parte di colleghi, anche di classi diverse, dismissioni dalle graduatorie.
- Gli viene, ogni anno, negato il diritto al contratto a tempo indeterminato, nonostante la normativa Europea vieti la reiterazione del contratto a tempo determinato per più di tre anni consecutivi
- Non ha più diritto al pagamento delle ferie e il precario  non può godersi le ferie  ad Agosto, in quanto senza stipendio e disoccupato.
- Non può rilasciare, durante il periodo si servizio (in verità questo vale anche per i docenti di ruolo), dichiarazioni alla stampa che mettano in cattiva luce il proprio Dirigente o la propria Amministrazione ed i membri facenti parte, pena severe sanzioni amministrative.
- Vengono considerati dai vari partiti politici come meri numeri di voti nelle campagne elettorali e in quanto tali passibili di minacce o di promesse fantasiose: un esempio? Il prossimo FAMIGERATO concorsone per i docenti  avrà le prove orali entro marzo 2013 e il bando del secondo concorso uscirà a maggio 2013; oh bella!! Ma le prossime elezioni saranno mica a GIUGNO 2013?????

Per tutto ciò sopra citato e in riferimento alla Convenzione di Ginevra del 1951 e il Protocollo del 1967, che sono alla base del diritto internazionale del rifugiato, secondo la quale un rifugiato è un individuo che nel proprio Paese è stato oggetto di persecuzioni dirette e personali per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a determinati gruppi sociali o per le sue opinioni politiche o se ha fondato e provato motivo di ritenere che potrebbe essere  perseguitato in caso di ritorno in patria (in base alla Convenzione di Ginevra), ho deciso di chiedere asilo politico in Svizzera tramite la loro Ambasciata a Roma.
QUALCUNO ALTRO VUOLE ABBANDONARE QUESTO PAESE DI MONTI, PASSERE E PROFUMI???

Giuseppe Crisà
giuseppe.crisa@istruzione.it





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