Concorsi per gli insegnanti, un inganno
Data: Domenica, 26 agosto 2012 ore 07:30:00 CEST Argomento: Attività parlamentare
Abbiamo
più volte denunciato, in questi mesi come inaccettabile la proposta del
concorso a cattedra, agitata dal ministro Profumo, senza sciogliere la
vera questione della scuola italiana, cioè il risarcimento dei brutali
tagli operati dalla Gelmini e confermati dal governo tecnico.
Confermiamo la nostra opinione di fronte alla proposta del Consiglio
dei Ministri. Che senso ha organizzare la mastodontica e
costosissima macchina di un concorso nazionale,
mettendo in gioco meno di dodicimila posti? Intanto rimangono tagliati
fuori decine di migliaia di precari che hanno fatto andare avanti la
scuola per anni o decenni, per i quali una legge dello stato aveva
previsto la stabilizzazione.
Anche le modalità che si annunciano appaiono inaccettabili: si profila
un altro quizzone di massa, come se le tragiche esperienze di TFA e
concorsi per presidi non avessero insegnato nulla.
Siamo dunque di fronte ad un inganno di un governo che cerca di
distrarre l’opinione pubblica dal massacro sociale che sta operando e
che mira a innescare un conflitto generazionale che ostacoli la
necessaria lotta contro le sue scelte.
E’ necessaria adesso una forte mobilitazione contro il governo, per
affermare le vere esigenze della scuola statale, per conquistare più
lavoro e cultura per questo paese.
ufficiostampa.prc@libero.it
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