Avanti, adagio….quasi indietro. Riprende l’anno scolastico
Data: Sabato, 25 agosto 2012 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Era questo il titolo di un libro di alcuni anni fa, ma sintetizza ancora una volta l’avvio del nuovo anno scolastico tra le nubi dell’autunno caldo, come  viene definito il mese di Settembre dai giornalisti e dai politici, anche in vista delle imminenti campagne elettorali. In diverse Regioni d’Italia assumono servizio i nuovi dirigenti, vincitori dell’ultimo concorso  che non è stato ancora espletato in Sicilia e  presenta  notevoli difficoltà e disagi in Lombardia. Auguriamo ai  1.213 nuovi dirigenti un sereno avvio delle attività e si auspica che il loro entusiasmo di “neofiti” promuova nuovo slancio nella classe docente, sfiduciata e poco motivata.
Il nuovo dimensionamento scolastico cancella alcuni nomi della geografia scolastica, in quanto dalla fusione di più scuole, dovrebbe nascere una nuova comunità e realtà educativa che merita  di avere un nome diverso dalla somma dei nomi dei precedenti istituti accorpati. Si tratta, infatti, di una nuova realtà da costruire, senza nostalgie, privilegi e conservatorismi.
L’istituto dimensionato costituisce oggi una garanzia  di continuità e di “crescita”, parola magica che oggi sentiamo ripetere in tutti i settori sociali, ma non se ne ravvisano neanche i bagliori.
I nuovi dirigenti saranno in grado di imprimere sviluppo e slancio per una didattica rinnovata e per una scuola capace di rispondere alle esigenze dell’oggi.
Le lungaggini burocratiche non hanno consentito il rinnovo degli Organi Collegiali e pertanto le nuove Istituzioni dimensionate dovranno adottare le vecchie procedure, poco funzionali. E’ come mettere  una  toppa vecchia su un vestito nuovo.
Quando ci si potrà proiettare verso una efficiente innovazione? I tempi sembrano maturi ma le difficoltà appaiono insormontabili.
Il Ministro  Profumo nella lettera di agosto ha descritto la “nuvola telematica”  della nuova scuola che già alcune case editrici hanno adottato  a simbolo e logo per  i nuovi registri telematici, per le innovazioni amministrative e di certificazione.
L’eliminazione del cartaceo nelle procedure amministrative, come già avvenuto con gli esami di stato e le prove telematiche, è uno dei traguardi che il ministro Profumo intende conseguire, pur fra tanti ostacoli e obiettive difficoltà, specie per la mancata preparazione del personale nel saper gestire e usare la didattica on line.
Il sito Universitaly e il programma “Scuola in chiaro”, il sistema di reclutamento universitario mediante l’abilitazione nazionale e l’annunciato nuovo concorso per i docenti  sono tutte belle e buone iniziative, ma si constata che il terreno di cultura informatica per una didattica telematica non è ancora fertile, manca la competenza professionale e quel che è peggio la disponibilità  a scommettersi in questa nuova avventura di scuola  tecnologica.
Il traguardo competitivo di “scuola d’Europa” è certamente un nobile ideale ,  me resta una “sfida ardua” che solo se saremo uniti potrà essere conseguito. Il messaggio e l’auspicio di unità nel mondo della scuola che il Ministro Profumo sollecita  al momento sembra privo di grinta e di slancio  anche a causa della  difficile situazione economica  dei Paesi dell’Eurozona. Occorrerebbero risorse aggiuntive e nuovi stimoli per far ripartire la nave che sta in alto mare e si muove lentamente.
Elemento ricorrente  nel dibattito nazionale all’interno delle OO SS e professionali della dirigenza scolastica resta la questione della valutazione e del merito,  In uno dei prossimi Consigli dei Ministri, si legge nell’articolo di Andrea  Ichino sul Corriere della Sera,   si prenderanno in esame le linee guida del Sistema nazionale di valutazione delle scuole, che si fonderà su tre pilastri:  l'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e  formazione), a cui è affidato il coordinamento del Sistema oltre che la definizione e la misurazione degli indicatori necessari per aiutare le scuole e i loro dirigenti a capire come migliorare le cose. Tra questi indicatori ci sono anche i test standardizzati degli apprendimenti che tante ottuse obiezioni hanno sollevato in una parte del mondo della scuola, incapace di capire che, come il termometro, essi possono dirci dove la temperatura è alta e dove quindi potrebbe essere necessario intervenire.
Il secondo pilastro è costituito dai Nuclei di valutazione esterna, composti da ispettori ed esperti selezionati dall'Invalsi, con il compito esplicito di misurare ciò che il termometro, per quanto utile, da solo non può dire, ed infine  l'Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), con il compito di  indicare alle scuole come intervenire nelle situazioni di disagio e sofferenza evidenziate dalle informazioni quantitative (test standardizzati) e qualitative .
Una scuola migliore si regge principalmente su ottimi insegnanti e dirigenti, e la dimostrazione del loro fruttuoso agire professionale dovrebbe prevalere sull’anzianità di servizio e sui punteggi  delle graduatorie.  Occupare la direzione di scuole prestigiose, senza la necessaria competenza, significa decretarne la fine, così come  sembrano maturi i tempi per assegnare ai docenti migliori riconosciuti meriti e adeguati incentivi. Si auspica che i 21.112 nuovi docenti immessi in ruolo si indirizzino sulla strada giusta dei “docenti migliori”
Restano pur sempre con poca possibilità di positiva soluzione i problemi relativi all’edilizia scolastica, alle strutture, ai servizi e alla sicurezza nelle scuole che i recenti contributi dei Fondi Europei tentano di colmare parzialmente.
Il percorso del novo anno scolastico costituisce una nuova tappa da raggiungere  e nel  mettere  in moto alcuni “stanchi motori” ci si accorge che certi ingranaggi sono ormai usurati e necessitano  di un urgente  ricambio.
Intanto il tempo scorre e i giorni di settembre annunciano l’inizio di una nuova ”avventura”.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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