'Mobilitazione generale' Rivoluzione scuola - Indetto concorso per 12 mila, prima volta dal '99 Per crescita piano liberalizzazioni e dismissioni
Data: Sabato, 25 agosto 2012 ore 07:16:22 CEST
Argomento: Rassegna stampa


"Voglio una mobilitazione generale per la crescita". Con queste parole Mario Monti ha aperto il consiglio dei ministri, il primo dopo la pausa estiva, e ha dato il via ad una riunione durata nove ore, quasi un record per Palazzo Chigi che vara anche una rivoluzione nella scuola con un maxi-concorso con l'obiettivo di favorire i giovani. Un 'brainstorming' per programmare l'azione di governo in vista del rush finale di legislatura, ma soprattutto utile per una prima analisi dei "progetti" che i responsabili dei dicasteri hanno presentato. E non è mancata anche qualche frizione, soprattutto all'inizio, tra "punti di vista differenti". Al centro delle attenzioni i ministri Corrado Passera e Vittorio Grilli, responsabili dello Sviluppo economico e del Tesoro. Al punto che il primo, subito dopo il cdm, ha riunito tutti i giornalisti per sottolineare che "con Vittorio Grilli abbiamo sempre trovato soluzioni per investimenti e spese che potevano creare crescita" e che "in nessun modo l'obiettivo del rafforzamento dei conti e quello della crescita devono essere visti come alternativi". Eppure nel corso del vertice non si è affrontata la questione della copertura economica dei "progetti dei dicasteri". Lo si farà in futuro - si apprende da fonti governative - nel corso di riunioni interministeriali alle quali prenderanno parte il premier, i diretti interessati ed, evidentemente, colui che ha in mano i cordoni della spesa: il ministro Grilli. Non a caso, prima del Cdm, il premier ha incontrato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per avere rassicurazione sui dati congiunturali dell'economia italiana in modo da capire quali possono essere i margini di spesa per l'esecutivo. L'importanza della fattibilità economica e giuridica dei progetti è stata ribadita dallo stesso Monti, prima ancora di ascoltare gli interventi. "Tutti devono fare la propria parte", ha detto il premier, esortando ad "impegnarsi al massimo". Allo stesso tempo - viene spiegato - il professore ha invitato a "tener conto della crisi internazionale" e a non dimenticare "l'obbligo del raggiungimento del pareggio di bilancio". Insomma, le risorse sono limitate, ma ora si deve agire. Anzi, su questo punto Monti avrebbe sollecitato l'impegno di tutti i ministri per "l'attuazione di quanto già decretato". Anche nel crono-programma presentato per i prossimi mesi, una parte degli interventi mira a rendere effettivi i decreti delle ultime settimane. Quanto ai nuovi progetti, il governo prevede di individuare delle priorità in maniera collegiale. Oggi i ministri hanno presentato i 'compiti assegnati' per le vacanze dallo stesso premier: uno dopo l'altro hanno esposto "proposte e progetti". "Una giornata intera dedicata alla riflessione su come mobilitare tutte le energie per raggiungere l'obiettivo della crescita", scrive Palazzo Chigi al termine della riunione. La discussione - si legge nella nota - è stata introdotta dal ministro Passera che ha fatto il punto sulle politiche già avviate e in parte realizzate dal suo dicastero e ha prospettato le direttrici affinché il Paese ritorni a crescere". "Ciascun ministro è intervenuto contribuendo con idee, suggerimenti e proposte specifiche", prosegue. Le relazioni degli unici due ministri assenti, Gnudi ed Ornaghi, sono state presentate dal sottosegretario Antonio Catricalà. I ministri Grilli e Moavero hanno rimarcato che "tutte queste azioni dovranno svolgersi nel rispetto delle compatibilità finanziarie e dei vincoli europei". Il ministro Giulio Terzi ha sostenuto come l'economia italiana, fortemente orientata all'estero, stia continuando a a crescere ed a far crescere il sistema economico italiano, infondendo un cauto ottimismo". Per il momento - viene spiegato - le proposte sono state tutte giudicate positive. Tutt'al più si è raccomandato di prestare attenzione, ad esempio nel caso di interventi sull'Iva, a verificare che sia in sintonia con le norme europee. Ma - è stato ripetuto - per il momento non si è entrato nello specifico in attesa degli "incontri interministeriali".
Teodoro Fulgione
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