Caro-scuola, stangata per le famiglie
Data: Giovedì, 23 agosto 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il caro-scuola colpisce le famiglie, che quest'anno spenderanno in media 100 euro in più rispetto al 2011 per mandare i figli a scuola. Lo sostiene il Codacons, secondo cui «la stangata principale è dovuta ai libri, che graveranno sui bilanci familiari per 80 euro in più rispetto all'anno scorso. Più contenuto invece l'aumento del corredo scolastico, 20 euro, anche se più che doppio rispetto all'inflazione media. La ragione di questo mega-aumento sui libri - spiega l'associazione dei consumatori - dipende dall'entrata in vigore da quest'anno del divieto di usare testi esclusivamente a stampa. Le istituzioni scolastiche, per i decreti n. 42 e 43 dell'11 maggio 2012, devono obbligatoriamente adottare 'esclusivamente libri di testo in formato misto ovvero interamente scaricabili da Internet».
«Questo - secondo il Codacons - ha costretto gli insegnanti a cambiare libro di testo, anche perchè non tutte le case editrici si sono adattate alle nuove regole, o comunque l'edizione del libro, in tal modo vanificando il vecchio blocco delle edizioni che mirava a incentivare il mercato dell'usato. Un vero colpo basso per il risparmio delle famiglie».
«Il multimediale insomma - sottolinea il Codacons - ha mandato in soffitta i libri usati e costretto ad acquistare nuove edizioni. Da qui la stangata. Molti genitori, ad esempio, nonostante abbiano il figlio minore nella stessa scuola del maggiore e con gli stessi insegnanti, non hanno potuto usare i libri già in loro possesso e sono stati costretti a riacquistarli».
«Ecco perchè - afferma l'associazione dei consumatori - nonostante gli aumenti dei tetti di spesa dei libri scolastici fissati dal ministero fossero dell'1,5%, che sommato al possibile sforamento del 10% potevano determinare un aumento teorico massimo di 44 euro, la stangata effettiva è ben superiore, anche per via dei soliti libri facoltativi, che facoltativi non sono, e degli sforamenti dei tetti».
«Insomma - sostiene il Codacons - la promessa che il ministero dell'Istruzione aveva fatto nel 2009, che entro i successivi tre anni, ossia entro quest'anno, ci sarebbe stata una diminuzione di spesa del 30% per l'acquisto dei libri, si è dimostrata l'ennesima bufala a danno delle tartassate famiglie italiane". Per tutte queste ragioni "il Codacons ha deciso di impugnare al Tar i decreti ministeriali n. 42 e 43 dell'11 maggio 2012 e chiedere la loro sospensiva».

Lastampa.it





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