Si impone sempre più il nostro modo di fare sindacato
Data: Sabato, 11 agosto 2012 ore 15:18:04 CEST
Argomento: Sindacati


9 agosto 2012  Scuola – Si impone sempre più il nostro modo di fare sindacato. Anche l’organizzazione più rappresentativa dei lavoratori italiani, la Cgil, sposa la linea giudiziaria dell’Anief e decide di impugnare in tribunale due tematiche di stretta attualità: il mancato riconoscimento del punteggio del salva precari a coloro che hanno chiesto di cambiare provincia e le norme incluse nella spending review che costringono inidonei, Itp e soprannumerari a lasciare l’insegnamento. Dopo la ferma opposizione dell’Anief sia sul diritto del riconoscimento del punteggio salva precari riguardante il personale Ata che ha chiesto di cambiare provincia, sia sull’abuso che il Governo ha voluto perpetrare sul personale inidoneo, Itp e in esubero costringendolo alla riconversione professionale, apprendiamo che negli ultimi giorni la scelta di impugnare questi provvedimenti è stata fatta propria anche dalla Flc-Cgil. Si tratta di una decisione importante perché costringerà l’amministrazione a difendersi da una valanga di ricorsi. Ma non c’è solo questo. Fa riflettere che già l’anno scorso il più rappresentativo sindacato italiano abbia deciso di seguire la strada aperta dalla nostra organizzazione avviando una battaglia legale per la stabilizzazione dei precari della scuola sostenendo che nel nostro Paese ci si ostina ancora a non voler applicare una direttiva comunitaria entrata in vigore da 10 anni. “Ed oggi la storia si ripete – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir – con la Flc-Cgil che segue pedissequamente la strategia giudiziaria avviata dal sindacato autonomo degli educatori in formazione su due tematiche scolastiche di grande attualità”. La prima riguarda l’impugnazione, attraverso una lettera che preannuncia azioni legali, della nota Miur 5837/12 che vieta il riconoscimento del punteggio giuridico frutto del salva precari per coloro che hanno chiesto di cambiare provincia d’inclusione. Il secondo motivo di ricorso deriva dall’approvazione di una spending review che a seguito del respingimento di tutti gli emendamenti presentati ha visto in queste ore il sindacato di Domenico Pantaleo opporsi alla riconversione obbligatoria del personale docente in esubero, inidoneo e appartenente ad alcune particolari classi di concorso di Itp. “Guarda caso – sostiene Pacifico - anche in questo caso è stata scelta di percorrere la via giudiziaria inventata dal nostro sindacato. Il motivo comunque è molto semplice: in talune circostanze, come queste, quella dei tribunali è l’unica strada che può essere percorsa se si vuole far rispettare i diritti dei lavoratori. Abbandonando quella contrattazione che non solo ‘partorisce’ ormai sempre più spesso norme fini a se stesse, ma che ormai risulta sistematicamente svilita dall’inefficacia dell’azione e dall’incoerenza dei suoi stessi interlocutori sindacali”.
ufficio stampa anief
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