Docenti inidonei: DL 95 e decreto attuativo
Data: Domenica, 05 agosto 2012 ore 09:45:00 CEST
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
In vista della imminente pubblicazione del decreto attuativo delle norme sui docenti inidonei previste dalla Spending review, il Conbs ha inviato ai Sindacati il documento che segue. Vi invitiamo a riflettere su tutte le implicazioni di queste norme e a diffonderle.
Alle OO.SS. in indirizzo
Stiamo seguendo con attenzione l'iter parlamentare del D.L. 95 che si discosta dalla prima stesura per la sola reintroduzione della mobilità intercompartimentale, subordinata comunque al passaggio nel ruolo ATA. Inutile nascondere la nostra profonda delusione ed amarezza, anche perchè i nostri titoli subiranno in ogni caso una dequalificazione. Tuttavia sappiamo che sono in corso tra i Sindacati e i Ministeri interessati incontri per la formulazione del decreto attuativo che, stando ai tempi dettati dal D.L.95, avrebbe già dovuto essere emanato e a maggior ragione dovrà esserlo una volta che il D.L. sarà ratificato dal Parlamento. Pertanto desideriamo porre alla Vs. attenzione alcune questioni che abbiamo rilevato riflettendo sulla futura attuazione del dettato del D.L. e considerando che molti docenti inidonei si stanno organizzando per chiedere la dispensa previa visita medico collegiale, per ritornare all'insegnamento (nonostante persistano i problemi di salute - e sulle conseguenti ricadute ci sarebbe da discutere...) o per presentare ricorsi al Tar e ai Giudici del Lavoro.

In vista di una prevedibile convocazione per la firma del nuovo contratto personale e in considerazione di quanto sopra espresso, chiediamo:
1. E' possibile firmare il contratto ponendo una formula riduttiva del tipo "Accetto con riserva avendo presentato domanda di visita / ricorso ecc."? Altrimenti quale altra formula ci terrebbe lontani dal transito IRREVERSIBILE nei ruoli Ata?
Riteniamo infatti che uno dei possibili interventi arginatori consista nel porre qualche limite alla IRREVERSIBILITA' di stato giuridico, prevedendo vie di uscita individuali e differenziate: fra noi vi sono invalidi al 100% e persone con 104 grave (e connessi elementi di "inamovibilità").
2. E’ possibile attuare una scelta di rifiuto (o non-firma)? A che cosa andremmo incontro in tal caso?
Anche questa eventualità dovrebbe essere oggetto di confronto e chiarimento con le controparti.
Le OO.SS. dovrebbero inoltre valutare l’eventualità di uno "sciopero della firma" che molti docenti utilizzati sono disponibili a intraprendere e incanalarlo in una azione coordinata a livello nazionale.
3. Poiché abbiamo appreso che i posti ATA sono disponibili solo per 2/3 circa dei docenti inidonei, con quali criteri verrà fatta la selezione? E cosa avverrà a quel migliaio di "perdenti posto senza averlo mai avuto"? La loro condizione sarà modificata in caso di sopraggiunte opportunità di reimpiego?
Osserviamo infatti che qualunque criterio di selezione sarà opinabile e quindi oggetto di insoddisfazione da parte degli interessati; al contrario, se si consentissero soluzioni "fluide", si potrebbero incentivare scelte individuali compensabili tra loro.
Riteniamo che Ministeri e Sindacati debbano riflettere sulla necessità di contenere gli inevitabili contenziosi. Infatti le nefaste conseguenze di questa situazione occupazionale complicheranno il quadro giuslavoristico e giurisprudenziale, che abbisogna di una fisiologica e coerente elaborazione normativa.
4. Che peso assumono il giudizio e le motivazioni della Commissione medico collegiale?
Secondo noi tenerne conto potrebbe assumere un positivo ruolo "distributivo" ed evitare soluzioni cieche e portatrici di effetti nefasti nell’articolato campo della malattia.
5. Come si relaziona il D.L. 95 con la L. 111/2011? Come mai il MIUR non ha attivato i necessari protocolli con le altre Amministrazioni e rifiuta sistematicamente il nullaosta per passaggio verso altri Enti? I commi 4.3 e 4.4 del D.M. 79/2011 sono sempre attuali e fruibili?
Abbiamo già suggerito a Voi, ai Ministri coinvolti e ai Parlamentari di riflettere sul transito verso le segreterie dei docenti senza esperienza amministrativa e congiuntamente anziani e in cattive condizioni di salute; pertanto ribadiamo quanto già espresso, sperando che possano essere attentamente valutate le osservazioni che vi porge il nostro Coordinamento, in quanto operativo direttamente "sul campo" da un decennio, e che possano essere recepite in una eventuale futura azione legislativa che disciplini la materia:
A) Consentire la mobilità/assunzione preferenziale negli uffici UST e USR per chi già vi presta servizio, grazie anche alla professionalità maturata
B) Consentire, attraverso opportune convenzioni, la mobilità volontaria verso altri settori della P.A. per chi ne abbia attitudine e con l’inquadramento corrispondente ai propri titoli professionali
C) Sostenere la possibilità di dispensa (con i contributi maturati) su richiesta degli interessati
D) Ricomprenderci in qualità di eccedentari (con gravi problemi di salute!) nel pensionamento in base alle precedenti norme per chi ne maturi il diritto entro il 2014
E) Infine, ma non per ultimo, sfoltito il numero dei docenti inidonei con le precedenti operazioni, permettere la permanenza della fisiologica quota residua nei posti attualmente occupati e con lo stesso stato giuridico (in attesa di tempi migliori che consentano la riattivazione dei progetti culturali che hanno visto protagonisti i docenti utilizzati in altri compiti)
Riteniamo che la gradualità delle misure, lo "sfoltimento" numerico, la possibilità di "compensare" settori e risorse umane sia la Vostra attuale e più concreta possibilità di intervento e "vocazione" istituzionale.

I docenti utilizzati in altri compiti raggruppati nel
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
Conbs.altervista.org/





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