Riconversione su sostegno: il MIUR procede tra le proteste dei docenti specializzati
Data: Martedì, 31 luglio 2012 ore 09:20:07 CEST Argomento: Istituzioni
Previsti
circa 1500 partecipanti per oltre 30 corsi, con una spesa di oltre un
milione di euro - Negli ultimi mesi si sono susseguite le iniziative e
le proteste dei docenti di sostegno precari specializzati, in vista
dell'avvio dei corsi di riconversione su posto di sostegno degli
insegnanti curricolari, diventati soprannumerari a seguito dei tagli
degli ultimi anni.
LA PROTESTA DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO SPECIALIZZATI - Tale
disposizione ha suscitato molte perplessità: da una parte, infatti, i
docenti specializzati ma precari temono di non avere più un incarico di
lavoro, dall'altra rivendicano la loro scelta professionale, a fronte,
invece, di una riconversione che altri docenti saranno di fatto
costretti ad accettare per mantenere il posto di lavoro, anche se non
motivati. Sono state inoltre fortemente messe in discussione le
modalità previste per l'attivazione dei corsi, che di fatto appaiono
molto sbrigative e con un carico di studio decisamente meno impegnativo
rispetto ai corsi attivati in passato. Quest'ultimo aspetto, insieme al
precedente, non potrà che ricadere sulla qualità dell'insegnamento che
sarà riservato agli allievi disabili.
L'AVVIO DEI CORSI - Il Miur, nonostante i dissensi e le preoccupazioni
delle famiglie, procede spedito nel pianificare l'avvio dei corsi. Con
una breve informativa ne ha infatti chiarito le modalità: la circolare
sarà emanata in Agosto, mentre il calcolo dei partecipanti è stato
rimandato a Settembre. La definizione dei partecipanti, infatti, potrà
essere definita solo dopo tutte le operazioni di mobilità, compresi gli
utilizzi del personale. E' prevista l'attivazione di 31/33 corsi con
almeno 50 partecipanti ciascuno, ripartiti su alcune università
responsabili di diverse regioni. Sono previsti 1500 corsisti, aumentati
del 20% per gli eventuali abbandoni. Sono stati ormai delineati anche i
criteri per l'individuazione dei partecipanti: classi di concorso in
via di estinzione, tecnici, docenti in esubero in diverse classi di
concorso, dalle scuole primarie alle superiori, nonché insegnanti di
religione con revoca dalla curia o che abbiano prestato servizio su
sostegno senza titolo. La data dalla quale calcolare l´esubero sarà
quella del primo Settembre 2012. Sono infine a disposizione un milione
e 100 mila euro, che saranno trasferiti alle Università polo. L´ANSAS
dovrebbe occuparsi della piattaforma on-line e delle iscrizioni. Non è
invece ancora chiaro se verrà richiesto un contributo anche ai
partecipanti. Il numero dei partecipanti previsto, se confermato,
appare abbastanza esiguo e perciò sul piano nazionale non avrebbe
conseguenze molto significative sugli incarichi annuali dei docenti
specializzati precari. La preoccupazione di questi ultimi, però,
permane, perché le richieste inoltrate sono state invece più di 16
mila. Restano inoltre da capire le modalità in cui saranno organizzati
i corsi ed il relativo impegno di studio previsto, al fine di garantire
la formazione di figure professionali competenti, anche se non
motivate, bensì "liberamente costrette" a riciclarsi per continuare a
lavorare. I docenti in esubero, infatti, potrebbero essere utilizzati
per il rafforzamento dell´offerta formativa delle scuole e invece si
trovano costretti a chiedere la riconversione. Il numero complessivo
dei docenti in esubero risultava, a Febbraio 2012, di circa 10 mila
unità. Quale sarà perciò la prospettiva per gli oltre 8000 docenti che
non rientreranno nel piano di riconversione? Secondo il governo
l'esubero, conteggiato in organico di diritto, sarà poi riassorbito in
organico di fatto. Significa in ogni caso che altrettanti docenti
precari non avranno un incarico. A pagare, come sempre, gli ultimi.
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