SISA dichiara lo stato d’agitazione contro il Fiscal Compact
Data: Domenica, 29 luglio 2012 ore 09:45:00 CEST
Argomento: Sindacati


Il SISA dichiara lo stato d’agitazione contro il “Fiscal Compact” che stabilisce per la scuola licenziamenti indiscriminati, abolizione delle tredicesime, ulteriori trattenute sugli stipendi, nessuna assunzione di precari per almeno tutto il decennio 2012 – 2022.  A Genova per ricordare Carlo Giuliani e le ragioni sempre attuali di un movimento che da oltre un decennio chiede giustizia e uguaglianza nelle relazioni internazionali e il primato dei beni comuni contro ogni speculazione finanziaria.
Siamo tuttavia chiamati a dichiarare lo stato di agitazione del comparto scuola.
Ieri il parlamento ha approvato il “Fiscal Compact” che stabilisce per la scuola licenziamenti indiscriminati, abolizione delle tredicesime, ulteriori trattenute sugli stipendi, nessuna assunzione di precari per almeno tutto il decennio 2012 – 2022. Tali misure sono infatti inevitabili, visto che il “Fiscal Compact” impone di azzerare il deficit italiano con manovre obbligatorie fatte di tagli da 45 miliardi di euro all'anno per venti anni. Per avere un termine di paragone si ricordi che la spending review di Monti cancella solo 9 miliardi l’anno per tre anni. Tali tagli dovranno essere applicati da qualunque governo venga più o meno eletto dai cittadini o imposto da un presidente della Repubblica autocratico e saranno controllati dall’Unione Europea, la quale avrà il potere di esigere correzioni delle iniziative decise dal governo italiano nel caso non garantiscano i tagli previsti.
Per la scuola si prepara una tragica stagione di tagli, prima dei licenziamenti chiediamo l’applicazione della cassa integrazione e la promozione di scuole autogestite, come da noi concordato con il movimento milaniano lo scorso mese.

Davide Rossi
Segretario generale





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