Cuore di cristallo per i computer che funzionano con la luce
Data: Domenica, 29 luglio 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Progettato in Italia, nell'universita' Sapienza di Roma - Avranno un cuore di cristallo i computer del futuro che useranno la luce per trasmettere le informazioni. I fisici dell'università Sapienza di Roma sono infatti riusciti a individuare il metodo per disegnare le proprietà fisiche del cristallo che controlla la propagazione della luce di queste macchine da calcolo. La tecnica, messa a punto nell'ambito del progetto europeo Patchycolloids finanziato dall'European Research Council, e' illustrata su Nature Communications. ''Per il funzionamento dei computer fotonici è necessario usare dei particolari cristalli simili all'opale presente in natura'', spiega Francesco Sciortino, professore di Struttura della materia alla Sapienza e responsabile scientifico del progetto. ''Si tratta di cristalli formati da particelle colloidali, ovvero - aggiunge - piccolissime particelle disciolte in un solvente e dotate di dimensioni comprese fra le decine di nanometri e il micron, quindi paragonabili alla lunghezza d'onda della luce''. A differenza del prezioso minerale multicolore, però, i cristalli per i computer del futuro dovranno essere ''puri, formati cioè da particelle orientate tutte nella stessa direzione'', precisa. Per assemblare questo cristallo perfetto i ricercatori hanno pensato di agire sulle proprietà superficiali delle particelle colloidali. In particolare, hanno disegnato sulla loro superficie delle zone triangolari con proprieta' attrattive, riuscendo così a imporre la geometria con cui le particelle interagiscono e si auto-assemblano nel cristallo. Oltre a trovare applicazione nell'ottica quantistica, il nuovo metodo consentirà di realizzare materiali con caratteristiche fisiche diverse a seconda della direzione con cui vengono sollecitati, potendo per esempio rispondere differentemente agli sforzi di taglio e di compressione.
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