Posto fisso è miraggio, ormai solo due su dieci
Data: Lunedì, 23 luglio 2012 ore 00:30:25 CEST Argomento: Rassegna stampa
Emerge da studio
sul terzo trimestre del 2012 - Addio posto fisso: negli ultimi mesi la
quota di assunzioni a tempo indeterminato programmate dalle imprese si
è assottigliata e ormai sono meno di due su dieci i contratti senza
scadenza. A rilevarlo è Unioncamere nell'indagine Excelsior a cui
partecipa anche il ministero del Lavoro. L'ultimo Bollettino su
luglio-settembre, infatti, registra, secondo le previsioni delle
aziende, che dei 159 mila posti messi a disposizione appena il 19,8% è
stabile. Il dato conferma quanto già avvenuto tra aprile e giugno.
Prima di questa nuova fase, ovvero fino all'inizio del 2012, la
percentuale di assunzioni previste a tempo indeterminato era ben più
alta, si salvavano dalla precarietà circa tre posti su dieci.
L'indagine Excelsior segnava una quota compresa fra il 27% e il 34%,
prendendo a riferimento i quattro trimestri prima della caduta.
Guardando nel dettaglio la rilevazione condotta da Unioncamere, ben il
72,3% dei posti richiesti per luglio-settembre sono a tempo
determinato, di cui una buona parte sono contratti stagionali; il 4,6%
è rappresentato da rapporti di apprendistato; e il 3,3% da altre forme,
come le assunzioni in inserimento e a chiamata. Inoltre la discesa
delle posizioni fisse risulta confermata anche tenendo conto dei
fattori di periodo: nel Bollettino sui programmi occupazionali delle
imprese, rilevati dall'ente guidato da Ferruccio Dardanello viene,
infatti, evidenziato che escludendo le assunzioni stagionali i
contratti "stabili" si attestano al 35,8%, mentre nei precedenti cinque
trimestri la loro quota era superiore al 40%. Se poi si rapportano i
contratti a tempo indeterminato a tutti i contratti di lavoro o di
collaborazione che le imprese prevedono di stipulare nel periodo
(inclusi quindi quelli 'atipici'), si scende dal 16 al 14% circa.
Insomma continua a incidere "l'effetto incertezza" che porta a spostare
quote di domanda verso assunzioni "a termine", siano esse stagionali o
con altro contratto. Il Bollettino dell'indagine Excelsior sottolinea
come "al di là degli alterni andamenti stagionali della domanda di
lavoro complessiva, la debolezza e le incertezze dello scenario
economico stanno quindi riducendo drasticamente i contratti di lavoro
stabili che le imprese possono o intendono stipulare".
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