Google, il futuro è in mostra su ''Web Lab''
Data: Venerdì, 20 luglio 2012 ore 05:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Troppo spesso
ancor oggi, i non addetti ai lavori pensano ancora a Google come a un
semplice motore di ricerca, per quanto sofisticato. In realtà il
colosso di Mountain View è molto di più e, oltre agli investimenti e
alle ricerche nei campi più vari, dalla genetica al volo spaziale, lo
dimostrano anche piccoli divertissment come il Web Lab lanciato
ufficialmente ieri sera. Realizzato in collaborazione con il Museo
della Scienza di Londra, il laboratorio virtuale della Grande G,
raggiungibile all'indirizzo Chromeweblab.com, racchiude cinque
esperimenti - Universal Orchestra, Data Tracer, Sketchbots, Teleporter
e Lab Tag Explorer – con cui è possibile interagire a distanza, purché
si sia dotati della libreria grafica Web Gl (che serve a sfruttare
appieno la scheda video del Pc) e ci si colleghi al sito tramite il
browser Chrome sviluppato, manco a dirlo, da Google. Il laboratorio ha
in primo luogo una finalità didattica. Che si tratti di suonare a
distanza, assieme ad altri utenti, uno strumento collocato nel Museo,
tracciare il percorso di un'immagine reperita su Internet per scoprire
dove si trova il server che la ospita, permettere a un robot di
disegnare il proprio ritratto su di una superficie sabbiosa o
“viaggiare” online in luoghi lontanissimi guardando attraverso una
webcam orientabile quanto vi accade, ciascun esperimento serve a
mettere in mostra una nuova tecnologia di Google, destinata a entrare
di prepotenza nella nostra vita nei prossimi anni. Alla base di
Universal Orchesta c'è ,ad esempio, una nuova modalità di comunicazione
fra browser. “I programmi di navigazione – spiega il team di Google –
un tempo funzionavano come dei walkie-talkie: poteva parlare solo una
persona alla volta e gli altri dovevano aspettare che finisse per
rispondere. I browser moderni permettono invece a più persone di
parlare contemporaneamente sfruttando una tecnologia chiamata
WebSocket”. È così che è possibile, nel caso di Web Lab, da vita a
un’orchestra robotica online in cui persone provenienti da tutto il
mondo concorrono a creare melodie “suonando” da casa attraverso il
browser. Nel caso in cui uno strumento non sia disponibile ci si può
mettere in coda e si verrà avvisati una volta arrivato il proprio
turno. È anche possibile registrare le proprie composizioni e salvare
il tutto sul cloud. Così come sulla “nuvola” verrà memorizzato il
ritratto fatto di sabbia realizzato con Sketchbots. “Questo è il
futuro”, sembra dire Big G, che negli ultimi tempi, soprattutto con
l'annuncio del prossimo arrivo dei suoi magici Glasses, gli occhiali
con realtà aumentata incoporata, sembra tornata a ridefinire gli
orizzonti dello sviluppo tech, riprendendosi la scena che per qualche
tempo gli era stata rubata dai giovanotti rampanti di Facebook e dalla
lucidità un po' cinica di Apple. E che con Web Lab trova anche
un'ottimo pretesto per promuovera il suo già popolarissimo browser
Chrome, il perno attorno a cui ruota una parte consistente della sua
strategia online, e attorno al quale era stato costruito il sistema
operativo interamente basato sul cloud Chrome Os. Che per il momento,
stenta a decollare, forse perché ancora troppo in anticipo sui tempi.
Ma Google può permettersi di aspettare.
Federico Guerrini
www.lastampa.it
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