L’ANP, Associazione Nazionale Presidi, valuta il modo per evitare le conseguenze della sentenza di annullamento del concorso in Lombardia
Data: Giovedì, 19 luglio 2012 ore 20:04:37 CEST
Argomento: Associazioni


L’ANP ha accolto la notizia della sentenza valutando in primo luogo le conseguenze sul piano dell’interesse generale che da tale decisione potranno scaturire. La situazione degli istituti scolastici lombardi, in assenza dei 355 nuovi incarichi di dirigenza, rischia di collassare sotto il peso di oltre 500 reggenze.
Inoltre, più di 400 candidati idonei vedono pregiudicato il loro diritto ad essere inclusi nella graduatoria dei vincitori del concorso che era prossima alla sua pubblicazione. Gli incarichi dirigenziali che dovevano essere affidati per l’apertura del nuovo anno scolastico potrebbero essere sospesi.
Il preside Giorgio Rembado

L’ANP, di fronte alla complessità della situazione lombarda, intende concorrere all’individuazione di soluzioni che garantiscano la conclusione della procedura concorsuale e salvaguardino gli interessi degli istituti e dei loro utenti.
A tale scopo ha avviato uno studio con i propri legali per individuare le iniziative più opportune.

L'ANP aveva rivolto nei mesi passati un appello a non abbassare la guardia a tutti coloro che hanno superato con successo le prove scritte del concorso per dirigenti scolastici. Coloro che non si sono ancora costituiti con interventi ad opponendum a salvaguardia della prosecuzione e della regolare conclusione della procedura concorsuale - aderiscano adesso dando mandato ai legali individuati dell'Associazione, che sino ad oggi hanno difeso con successo il concorso in tutte le sedi giudiziarie, di rappresentarli nelle cause promosse dai ricorrenti.
La richiesta di una massiccia adesione da parte di tutti i candidati che hanno superato le prove scritte è dettata da un duplice motivo:

  • in molte cause iniziano a essere sollevate eccezioni sulla legittimazione processuale ad intervenire da parte dell'ANP, la quale - è bene ricordarlo - è intervenuta in alcuni giudizi unitamente a candidati ammessi alle prove scritte, ma in moltissimi altri giudizi è dovuta intervenire da sola, il che la espone a tutta una serie di eccezioni di rito che potrebbero rendere vana ogni difesa della procedura concorsuale con l'inevitabile annullamento del concorso, ove non supportata anche da interventi massicci azionati in prima persona da parte di tutti i candidati ammessi alle prove orali;
  • l'incombenza delle prime udienze di merito già fissate per alcuni dei 160 ricorsi pendenti, che impone una forte adesione per contrapporre un elevato numero di intervenienti che faccia da contrappeso alla pretesa giudiziale azionata dagli oltre duemila ricorrenti. Un eventuale accoglimento nel merito anche di uno solo dei circa 160 ricorsi pendenti, potrebbe provocare l'arresto - certamente definitivo - della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulla professione e sul profilo dei dirigenti oggi in servizio e sulle legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza.

C'è dunque bisogno di un ulteriore sforzo affinché coloro i quali non hanno ancora aderito ai vari interventi ad opponendum fino ad oggi patrocinati con successo dall'Associazione (per il tramite dello Studio Legale Tedeschini-Pugliano di Roma) facciano sentire il loro apporto, difendendo efficacemente e fattivamente il prosieguo e la conclusione del concorso.

Ricordiamo che possono costituirsi in giudizio o intervenire ad opponendum tutti i docenti ammessi, sia iscritti che non iscritti all'Anp.







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