Sant’Orsola, affiorano i resti di un altare è quello in cui fu sepolta la Monna Lisa?
Data: Mercoledì, 18 luglio 2012 ore 08:00:00 CEST Argomento: Istituzioni
Durante gli scavi è
stato trovato uno scheletro intero all’interno della prima delle tre
tombe terragne. Il 15 luglio del 1542 moriva a Firenze Lisa Gherardini,
detta Monna Lisa. Il luogo in cui fu sepolta lo rivela il registro
della basilica di San Lorenzo: “Donna fu di Francesco del Giocondo morì
addì 15 di luglio 1542 sotterrossi in Sant'Orsola tolse tutto il
capitolo”. Nel luglio di 470 anni dopo, durante gli scavi compiuti
dalla Provincia di Firenze all’interno della chiesa di Sant’Orsola,
sono emerse alcune tombe terragne e i resti di un altare. “Sicuramente
è questo l’altare in funzione ai tempi di Lisa Gherardini”, afferma
Valeria D’Aquino, archeologa della Soprintendenza della Toscana, che
non esclude la possibilità che sotto l’altare possano essere celate
alcune sepolture. Questa possibilità fa avanzare alcune affascinanti
ipotesi a Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la
valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali che sta
compiendo – parallelamente agli scavi archeologici svolti dalla
Soprintendenza – uno studio autonomo per individuare eventuali resti
mortali della Gioconda: “Qualora venisse trovato sotto questo altare lo
scheletro di una donna, ci troveremmo di fronte a due possibilità: o si
tratta dei resti mortali della nobildonna Maria del Riccio o di quelli
di Lisa Gherardini. Perché queste sono le uniche sepolture femminili di
persone esterne al convento che, da quanto risulta dai registri
dell’epoca, sono avvenute nel periodo in cui il convento ospitava le
monache francescane, le stesse che fecero erigere l’altare i cui resti
sono emersi in questi giorni”. Intanto oggi un altro scheletro intero è
stato trovato dentro la tomba terragna aperta dalle antropologhe della
soprintendenza Irene Baldi e Silvia Gori. Secondo le prime ipotesi
questi resti mortali potrebbero risalire al 1300. “Però – avverte
Vinceti – finche non avremo compiuto l’esame con carbonio 14 non
potremo datare con sicurezza l’epoca in cui è vissuta questa persona”.
“Questi lavori di scavo archeologico – ha spiegato Stefano Giorgetti,
Assessore all’edilizia della Provincia di Firenze – sono svolti su
richiesta della Soprintendenza della Toscana come prescrizione per il
futuro avvio dei lavori di recupero dell’immobile di Sant’Orsola per il
quale è già stato presentato alla Provincia di Firenze, proprietaria
dell’immobile, un progetto di project financing”.
Provincia di
Firenze
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