Cosa voglio fare da grande?
Data: Mercoledì, 04 luglio 2012 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Vi è mai capitato di pensare per quale motivo avete scelto di fare un determinato tipo di lavoro? Quando ci si pone questa domanda si fa un tuffo nel passato, si pensa al percorso scolastico fatto e …. al futuro lavorativo. Questo accadeva, nel mio caso, circa venticinque anni fa, è passato diverso tempo ed acqua sotto i ponti ne è passata tantissima. Oggi, nonostante sia passato tutto questo tempo, mi soffermo e penso, ma da quel giorno ad oggi è cambiato qualcosa? Allora  pensavo a cosa avrei fatto da grande, ora invece mi chiedo, sono diventato grande e cosa voglio fare? Grazie alla politica, molti come me si soffermano a chiedersi cosa hanno sbagliato nella loro vita. A quasi 42 anni, i primi di luglio mi ritrovo insieme a tanti altri a fare la coda davanti all’Ufficio di Collocamento  perché sono nuovamente disoccupato. Se tutto va bene, il se ipotetico ci sta benissimo, a settembre dovrei iniziare il mio 18° anno di precariato come insegnate di scuola primaria, un bel traguardo, praticamente divento maggiorenne, e nonostante siano passati tutti questi anni, mi ritrovo ancora ad elemosinare una cattedra fino al 30 giugno. Sono tra i primi nella graduatoria ad esaurimento della scuola primaria e … quest’anno ho lavorato grazie ad un incarico dato dal Dirigente Scolastico. E poi il ministro mi viene a dire che vuole fare non uno, ma … due concorsi. Ma ci rendiamo conto che ci siamo tanti padri e tante madri di famiglia che serviamo lo Stato da anni e …. questi si permettono di prenderci in giro bandendo nuovi concorsi. Per anni ho lavorato, pur non avendo la specializzazione, anche sul sostegno, ed invece di bandire corsi abilitanti per coloro che hanno lavorato anche in questo campo, il signor ministro pensa di fare dei corsi di riconversione per tutti coloro che sono perdenti posto, con un corsetto di qualche ora e occupare tutti quei posti che rimangono liberi su questo tipo di  cattedre. Ma ci rendiamo conto che queste sono delle vere e proprie assurdità? Il caro ministro, non si è ancora reso conto che tutto ciò è sbagliato? Insieme al Professor Monti, non si sono resi conto che quello che ha fatto il precedente Governo è stata la morte della Scuola Italiana? E ancora si continua a parlare di tagli? Ma cosa dovete tagliare …. carta igienica non si sa cosa sia, il gesso è pura utopia, il materiale di facile consumo sembra fantascienza e …. in molte scuole non si sa neppure cosa sia la LIM, del resto se continuano questi tagli, fra un po’ anche le linee della luce, del gas e del telefono verranno tagliati quindi …. invece della LIM ci vorranno delle LIMETTE per tagliarsi le vene.

Sebastiano Luca Consoli
sebastianoluca.consoli@gmail.com





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