I docenti precari di sostegno chiedono un incontro al MIUR
Data: Lunedì, 25 giugno 2012 ore 08:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Lettere in
redazione
Negli ultimi giorni i docenti di sostegno sono stati “costretti” a
subire il balletto delle cifre e delle rassicurazioni circa il corso di
riconversione in insegnanti di sostegno destinato ai docenti
sovrannumerari, pari a circa 10 mila unità.
Il 19 giugno scorso c’è stato un incontro in Commissione Cultura della
Camera dei Deputati in cui si discutevano alcune risoluzioni (On.
Zazzera, On. Russo, On. Rivolta) che chiedevano il ritiro dei decreti
di riconversione.
In questa sede, il sottosegretario Rossi Doria ha indicato in circa
2000 il numero dei colleghi soprannumerari che hanno scelto di
partecipare al corso di riconversione.
Sono seguite le dichiarazioni rassicuranti dell’On. Russo che
sottolinea come 2000 unità siano un numero esiguo e “se ciò fosse
confermato, come credo avverrà, si ridurrebbero di molto le
preoccupazioni di questi giorni”. Invece le preoccupazioni permangono
se non addirittura aumentano.
Anche se le domande di riconversione ricevute fossero 2000 ciò
significherebbe che altrettanti precari non avrebbero più possibilità
di ricevere un incarico annuale e sarebbero costretti, dopo anni di
servizio, a cercarsi un altro lavoro. Ciò è inammissibile, soprattutto
in un momento di grave crisi come questo!
Ma è proprio sui numeri che sorgono le maggiori perplessità: siamo
sicuri che le domande pervenute sono 2000? Solo il Piemonte (dati USR)
ne sono state presentate quasi 1000. In Sicilia 4900, in Puglia 3000! I
conti non tornano!
Ciò premesso, gli insegnanti di sostegno si sono posti alcune domande
cui gradirebbero risposte dai soggetti direttamente coinvolti:
1. Leggiamo che, ad oggi, sono numerosi i partiti (PD, PDL, IDV, UDC,
Lega) che affermano di non ritenere soluzione corretta la decisione di
riconvertire i soprannumerari sul sostegno: chi o cosa, dunque,
impedisce il ritiro del decreto? Possibile che la politica debba
sottostare al volere dei burocrati del Miur?
2. I sindacati a che gioco stanno giocando? Ad oggi, tranne i Cobas,
l’USB e qualche timido intervento della CGIL e della FGU-Gilda, le
altre sigle non hanno speso una sola parola volta a tutelare i diritti
dei precari lavoratori della scuola; eppure, anche questi ultimi ,sono
iscritti ai suddetti sindacati ed hanno pari dignità di lavoratori
rispetto a chi ha la fortuna di avere un contratto a tempo
indeterminato.
Attendiamo le dovute risposte a queste domande e soprattutto un chiaro,
inequivocabile segnale da parte delle forze politiche, che dovrebbero
riprendere in mano lo scettro del potere che il popolo,
democraticamente, ha dato loro, e chiedere il ritiro del decreto
direttoriale n°7 del 16 aprile 2012 e l’elaborazione di soluzioni
alternative nell’interesse di tutti: docenti soprannumerari, docenti di
sostegno di ruolo e precari e, soprattutto, alunni con bisogni
speciali.
NOI , DOCENTI
PRECARI DI SOSTEGNO, CHIEDIAMO UN INCONTRO, PRESSO LA SEDE DEL MIUR,
PER CHIARIRE GLI ASPETTI SUI VERI NUMERI DELLE DOMANDE PRESENTATE DAI
SOPRANNUMERARI, PER UN RITIRO IMMEDIATO DEL DECRETO DIRETTORIALE 7,
AFFINCHE' NON SI LEDANO I DIRITTI DEI DOCENTI PRECARI DI SOSTEGNO,
MATURARI PER CONTINUITA' DI SERVIZIO E PER GLI INNUMEREVOLI ANNI DI
ESPERIENZA SVOLTA A CONTATTO CON I DIVERSAMENTE ABILI E INFINE PER UNA
COLLOCAZIONE DEGLI ESUBERI, ALTERNATIVA AL SOSTEGNO, COME DA
RISOLUZIONI IDV, LEGA E INTERROGAZIONE DEL PDL.
I Docenti precari
di Sostegno di tutta Italia
mel.bis@virgilio.it
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