Tentando di fare ordine negli annunci ministeriali sui concorsi e sui corsi abilitanti
Data: Giovedì, 21 giugno 2012 ore 16:38:24 CEST Argomento: Sindacati
Saranno
immessi in ruolo alcune migliaia di vincitori di concorso e,
contestualmente, su non meno del 50% dei posti disponibili, gli aventi
diritto inseriti nelle GaE. I nuovi abilitati saranno 20mila con il TFA
ordinario e decine di migliaia con quello “speciale”
1. Tra i prossimi giugno e luglio si terranno le prove selettive per
l’accesso ai corsi TFA ordinari (per quasi 21mila posti), secondo un
calendario pubblicato con l’allegato 2 del decreto 23 aprile 2012 n.74
– D.G. per l’Università, lo studente e il diritto allo studio
universitario.
2. Per l’ottobre prossimo è atteso il provvedimento che istituisce un
percorso di abilitazione semplificato (niente prove selettive di
accesso) e ridotto (niente ore di tirocinio), riservato ai docenti non
abilitati che hanno maturato particolari requisiti (tre supplenze di
almeno 180 giorni ciascuna, nel periodo tra il 1999 e il 2012). Per
istituire i corsi TFA c.d.”speciali” occorreranno modifiche (alle quali
il MIUR sta lavorando) al D.M. n.249/2010. I corsi si svolgeranno
dal’inizio del 2013 e termineranno in contemporanea con quelli
ordinari; i corsisti di entrambi i TFA abbiano accesso al concorso a
cattedre di cui diciamo più avanti al punto 4.
3. Per l’autunno 2012, il ministro Profumo ha anche annunciato
l’effettuazione della prova preselettiva di un concorso che dovrebbe
essere bandito a giorni. Sarà riservato ai docenti abilitati e metterà
in palio un certo numero di cattedre. Sul numero resta un dubbio. In
una dichiarazione in Parlamento, durante un question time, la scorsa
settimana), il Ministro ha dato la cifra di 7400, contraddicendo la
dichiarazione resa in un’intervista a La tecnica della scuola
(pubblicata, a firma Daniela Girgenti, sul n.21 del 20 giugno): “…
quando il conorso sarà terminato, i 12mila vincitori potranno essere
assunti in ruolo. E altrettanti dodicimila circa verranno assorbiti
attraverso le graduatorie a esaurimento … I posti che il MIUR metterà a
concorso riguarderanno solo le discipline che presentano vacanze sicure
di posti. Ed in prevalenza le selezioni riguarderanno regioni del Nord
Italia dove c’è la maggiore carenza di docenti titolari di cattedra. Il
numero sarà comunque ripartito: all’infanzia andranno meno di 2mila
posti, alla primaria tra i 2mila e i 3mila. Alla scuola secondaria, tra
primo e secondo grado, l’altra fetta di contingente che porterà il
numero complessivo di vincitori a quasi 12mila”. Ad ogni modo, i
vincitori del concorso saranno assegnati su un numero di cattedre che
non supererà, in percentuale, il 50% del totale di quelle disponibili
nei prossimi due anni scolastici: il calcolo tiene conto, per un verso,
dei pensionamenti, e per altro verso dell’effetto di coda dei tagli
prodotti dal “riordino” Tremonti-Gelmini. Il concorso, cui avrebbero
accesso i laureati, si svolgerebbe secondo le regole tradizionali; c’è
già la copertura economica e il via libera della Corte dei Conti. Su
altrettanti posti (dunque 7.400 oppure 12000) verranno nominati gli
aventi diritto iscritti nelle GaE. Degli annunci su l’organico
“funzionale all’autonomia” s’è perduta perfino la memoria.
4. Primavera del 2013. Verrebbe bandito un ulteriore concorso a
cattedra, in attuazione del principio (stabilito con il comma416
dell’unico articolo della legge finanziaria 2008, legge n.244/2007, e
mai attuato) secondo cui i concorsi vanno effettuati ogni due anni. In
sostanza, il primo bando aprirebbe la procedura concorsuale 2012, per
posti disponibili all’agosto 2015, e il bando della primavera 2013 –
che il Ministro preannuncia innovativo, a cominciare dal fatto che
verrebbero ammessi solo i candidati abilitati, e che non vi sarebbero
graduatorie suppletive, né residue rispetto a quella dei vincitori da
assegnare alle cattedre messe a concorso – aprirebbe la procedura
concorsuale 2014, per posti disponibili all’agosto 2017. Con la
consueta lucidità, Daniela Girgenti spiega: “I concorsi, dunque,
perderanno il valore abilitante (dato che l’abilitazione sarà il titolo
di accesso ) e coloro che non li supereranno dovranno ripresentarsi ai
nastri di partenza di una nuova selezione”. D’altra parte, la
dichiarazione resa dal ministro alla dott.ssa Girgenti è
inequivocabile: ”…. al pubblico concorso per diventare insegnanti si
accede solo dopo avere acquisito l’abilitazione, applicando la legge in
vigore. Sto parlando del Testo Unico (D,lvo n.297/94) che all’art.402
prevede che l’accesso ai concorsi è solo appannaggio degli abilitati.
E’ arrivato il momento di applicarlo”.
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