Resoconto della riunione nazionale delle associazioni professionali sulle indicazioni per la scuola dell’infanzia e del 1° ciclo d’istruzione
Data: Venerdì, 15 giugno 2012 ore 16:06:09 CEST
Argomento: Recensioni


Roma, 6 Giugno 2012: riunione delle Associazioni Professionali - ore 12,00.
Il dott. Paolo Mazzoli apre il dibattito offrendo alcune riflessioni di carattere generale. Chiarisce che, attualmente, coesistono due documenti legislativi che danno alle scuole indicazioni per il curricolo: il D.lgs n. 59/2004 (testo ancora vigente) e le indicazioni nazionali del 2007 (volute dal Ministro Fioroni) introdotte con D.M. del 31/07/2007 e Direttiva n. 68 del 03/08/2007.
Il ministero intende ripartire dalle indicazioni del 2007 e incardinare in esse gli orientamenti europeistici relativi all’acquisizione delle otto competenze chiave.

Il preside Paolo Mazzoli, capo di gabinetto del sottosegretario Rossi Doria.

La bozza proposta vuole essere un documento “aperto”, l’intento è quello di coinvolgere tutti gli operatori della scuola al fine di ricevere indicazioni critiche e proposte migliorative. L’obiettivo è pervenire ad un unico testo condiviso rispondente alle aspettative di tutti. Il dott. Mazzoli ha, inoltre, evidenziato le criticità sulle quali il ministero intende chiedere il confronto con le parti:
• inserire/ non inserire nel testo l’indicazione di obiettivi generali;
• mantenere/non mantenere le aggregazioni disciplinari già definite o lasciare alle scuole l’opportunità di definirle;
• rafforzare gli obiettivi e i contenuti di Cittadinanza e Costituzione;
• chiarire alcuni aspetti problematici relativi alle discipline di italiano e storia;
• inserire/non inserire l’indicazione esplicita della necessità di un controllo attento sulla riflessione linguistica (correttezza grammaticale e sintattica);
• chiarire quale arco temporale dare allo studio della storia “unico a scavalco” (primaria - secondaria) o ricorsivo;
• chiarire se gli obiettivi di alcune discipline (musica, arte immagine, tecnologia, …) devono essere indicati a breve e/o a lungo termine e se devono prevedere una scansione valutativa in ordine alle competenze apprese alla fine della terza classe di scuola primaria;
• come inserire le otto competenze chiave indicate dall’Europa nelle indicazioni, come recepirle (se inserirle nei traguardi di competenza dell’alunno);
L’ispettore Cerini chiarisce che questa attività di auditing si pone in continuità con quella iniziata con la circolare n. 101. Dice che la scelta di utilizzare, come testo base, le indicazioni del 2007, nasce dalla considerazione che esse si pongono in una linea di continuità con la tradizione culturale italiana.
Evidenzia, però, anche gli elementi di discontinuità che si sono creati nel sistema scolastico italiano dopo l’emanazione delle indicazioni del 2007.
Ecco i cambiamenti della scuola primaria voluti dalla legge n. 169/2008: riduzione dell’orario scolastico degli alunni; docente unico; estensione degli istituti comprensivi;
Da ciò, la difficoltà di orientare la pratica didattica e di renderla coerente con una organizzazione ad essa funzionale.
La dott.ssa Silvestro ha posto l’accento sui seguenti aspetti, qualificanti il testo bozza: semplificazione del linguaggio utilizzato; specifici riferimenti al quadro comunitario, anche nelle singole discipline; richiamo all’approccio laboratoriale nell’insegnamento delle scienze.
Informa, inoltre, che si sta procedendo alla redazione di un nuovo modello di certificazione delle competenze per la scuola primaria e secondaria di primo grado.
In linea generale tutte le associazioni presenti hanno sottolineato l’importanza del tavolo tecnico voluto dal Ministero. Esperienza unica, fino ad oggi e hanno sottolineato, la ristrettezza dei tempi avuti a disposizione per la lettura critica del testo e si sono riservate l’opportunità di inviare, nei prossimi giorni, un documento in cui verranno evidenziate le note di criticità e le eventuali proposte migliorative. Vorrei evidenziare a favore del testo: libertà riservata alle scuole di aggregare le discipline; richiamo della dimensione orale dell’insegnamento (didattica conversativa); approccio laboratoriale.
Quali nodi critici rilevo: genericità del campo di esperienza “il sé e l’altro” - proposta: rafforzare la dimensione identitaria; curricolo di storia a ciclo unico a scavalco - proposta: cicli di studio ricorsivi partendo dalle esperienze vissute dagli alunni.
Vorrei infine proporre le seguenti osservazioni generali: curare l’assetto organizzativo generale della scuola al fine di renderlo coerente con le nuove indicazioni; vigilare sull’editoria perché i testi scolastici non finiscano con il banalizzare l’operazione di revisione; prevedere un piano di formazione di tutto il personale della scuola.
Margherita Santangelo







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