Dimensionamento: Centorrino e la FLC CGIL Ragusa esultano in coro...
Data: Lunedì, 11 giugno 2012 ore 17:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Esultano all'unisono, in uno strano coro, l'ass.Centorrino e i massimi responsabili di CGIL e FLC CGIL di Ragusa, sulla pagine della stampa locale. Sul Giornale di Sicilia dell'8/6/2012 l'ass. Centorrino dichiara: " Una vittoria per l'isola", "... e questa è la risposta alle critiche ingenerose che abbiamo ricevuto". Gli fanno eco sulla Sicilia dell'11/06/2012 i massimi vertici della CGIL e della FLC CGIL di Ragusa: "Grazie alla nostra determinazione e alla giusta ed equilibrata interpretazione normativa dell'assessore regionale Mario Centorrino abbiamo garantito che prestigiose istituzioni come il classico 'Campailla' di Modica, l'Istituto d'Arte di Comiso, l'Itis 'Majorana' di Ragusa e lo scientifico 'Cannizzaro' di Vittoria restassero in vita".

In tutta onestà ci sembra fuor di luogo l'associazione della FLC CGIL di Ragusa all'incomprensibile entusiasmo dell'assessore Centorrino, il quale sventola la bandiera di un'autonomia che è stata piegata a coprire interessi spesso non dichiarati. Non è un caso infatti che la FLC CGIL Sicilia, evidentemente di opinione ben diversa dai colleghi di Ragusa, con un duro comunicato stampa del 9/2/2012, avesse già chiesto le dimissioni dell'assessore Centorrino, per la gestione clientelare delle modifiche al piano di dimensionamento - elaborato, ricordiamo noi, ad un tavolo tecnico che era in realtà una specie di corte dei miracoli, registrando l'intervento pressante di numerose persone nemmeno titolate a sedere a quel tavolo (si vedano le ottime cronache di un sindacalista veramente accorto, su Ceripnews.it). Giusto Scozzaro, segretario regionale FLC CGIL, riferendosi alle modifiche apportate dall'assessore al piano di dimensionamento concordato (tra l'altro, aggiungiamo noi, operate in più riprese, anche dopo la presentazione del piano al MIUR), parlava chiaramente di "operazioni di basso profilo politico" e di accorpamenti senza senso, che facevano saltare l'omogeneità dei parametri, tradendo al contempo le stesse delibere di molti comuni.

Ma la FLC CGIL di Ragusa è evidentemente di altro parere e in questi momenti di inspiegabile entusiasmo corre a salvare l'assessore Centorrino, "tecnico" in quota DS di una giunta ormai in scadenza.

Che non ci sia nulla da esultare lo hanno capito tutti coloro che hanno letto per intero la sentenza della Corte Costituzionale, notando che è stata respinta l'accusa di illegittimità relativa all'attribuzione operata dallo Stato di DS e DSGA, secondo propri parametri. In pratica, le regioni stabiliscano pure di rendere autonome scuole con 500 o 50 studenti, ma resta il fatto che lo Stato ha la legge dalla sua quando nega DS e DSGA alle scuole sottodimensionate, secondo la legge di Stabilità 2012.

Resta quindi tutto in piedi il disastro delle 171 scuole siciliane sotto-dimensionate, che dal 1° settembre non avranno diritto a DS e DSGA propri, dovendoli condividere con altre scuole normo-dimensionate (determinando quindi il caos in 342 scuole!). Di questo molti continuano a non volersi rendere conto, giocando al solito teatrino della politica spaccatutto. Hanno ragione quindi Ninni Bonacasa (sindacalista) e Cosimo D'Agostino (diriigente scolastico), che intervengono su due siti prestigiosi siciliani, a continuare a puntare il dito contro un piano di dimensionamento siciliano che non sta né in cielo né in terra e che di fatto metterà in ginocchio l'istruzione isolana; hanno ragione soprattutto quando chiedono che si ritorni a pensare al bene della scuola siciliana, con fatti concreti!

Ovviamente ora si aspetta il miracolo dal MIUR, sperando che cada anche la "pregiudiziale" sull'attribuzione delle figure apicali alle scuole sotto-dimensionate (oltre 1000 in tutta Italia!). Ma c'è una copertura finanziaria da assicurare a livello nazionale e di questo, a quanto pare, si dimenticano in tanti; così come c'è da rispettare la correttezza di tutte quelle regioni (la maggior parte, per fortuna) che hanno osservato i parametri per l'attribuzione regolare delle figure apicali, assicurandosi innanzitutto del buon funzionamento delle loro istituzioni scolastiche (e questa sì è vera autonomia!).

E se concordiamo con molti sul fatto che gli interventi gelminiani si sono dimostrati deleteri per la scuola italiana e talora anche fuori legge, come dimostra la vicenda del dimensionamento, in tutta onestà continuiamo a non capire per quale motivo una scuola di fatto bocciata dalle famiglie, che decidono infatti di non iscrivervi i figli, debba essere per forza salvata, al di là di ogni parametro e di ogni logica gestionale. La scuola dell'autonomia non ha ancora imparato a stare sul "mercato", così come molti sindacati e politici; difendere lo "statu quo" come vorrebbero fare politici alla Centorrino e sindacalisti compiacenti, in realtà di fatto vuol dire ignorare anche le ragioni di quelle famiglie che, a parole, si dice di voler tutelare con blandi parametri di dimensionamento. A noi pare invece piuttosto evidente che, essendo ancora lungi da venire un valido sistema di valutazione, l'unico parametro certo per valutare il gradimento di una scuola sul suo territorio è dato dal numero di iscritti: se questo è basso è perché il territorio ha bocciato il progetto educativo di quella scuola. Bisognerebbe prendere atto, una volta per tutte, di questo dato, invece di fare democrazia solo a convenienza.

La Scuola Iblea Ragusa
lascuolaiblea@gmail.com





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2478076.html