Formazione Professionale – Cisl Scuola Sicilia
Data: Giovedě, 07 giugno 2012 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Sindacati


Non bisogna dimenticare, infatti, che solo a seguito di un accordo voluto dal sindacato Lombardo è riuscito ad impegnare risorse comunitarie per trasferire una parte dei costi che gravavano insostenibilmente sul bilancio della Regione. Purtroppo la decantata “riforma” del settore rimane incompleta e grava tutta sulla pelle dei lavoratori del settore.
Essa, ad oggi, garantisce solo gli Enti che potranno avviare le attività mentre lascia in sospeso tutte le pesanti problematiche degli operatori del settore.
La Cisl ha più volte richiesto al Governo Regionale di aprire un tavolo permanente per affrontare la crisi del Settore e con essa i problemi irrisolti dei lavoratori:
• I lavoratori, infatti non hanno garanzie sulla gestione degli esuberi e sul loro possibile utilizzo negli enti che hanno la necessità ad assumere.
Non è ammissibile, infatti, che centinaia di lavoratori perdano il posto per far si che i nuovi enti o quelli che hanno carenze d’organico procedano a nuove assunzioni;
• Non è, inoltre, accettabile che gli operatori del settore non abbiano ancora percepito le spettanze dovute per il 2011 o, addirittura per il 2010;
• Ancor oggi il Governo deve trovare soluzioni per garantire le retribuzioni dovute ai lavoratori per i primi mesi del 2012 visto che il piano dell’Avviso 20/2011 partirà in piena estate e che non potrà garantire la retribuzione delle mensilità pregresse;
• le specifiche questioni occupazionali e retributive inerenti le altre due filiere del sistema della Formazione Professionale. L’Obbligo di istruzione che vede i lavoratori non percepire le retribuzioni da parecchi mesi e quelli dei servizi formativi che vivono una grande incertezza per il loro imminente futuro. E ancora, i lavoratori non hanno ad oggi percepito l’integrazione, prevista, ai sensi della Legge regionale 10/2011, dal Fondo di garanzia ad integrazione della CIGD per il 2011 mentre nulla è dato sapere per il 2012.
Il Governo, anziché insistere in inutili quanto incredibili azioni propagandistiche, si attivi per avviare subito un tavolo complessivo di crisi per affrontare e risolvere, le emergenze e i ritardi.






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