Il Museo e Teatro dei Pupi Siciliani e del Cineteatro Francesco Alliata alla Vecchia Dogana di Catania
Data: Mercoledì, 06 giugno 2012 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Vecchia dogana - CataniaVecchia Dogana, lo storico stabilimento all'interno del porto di Catania, oggi centro multifunzionale che propone una articolata offerta commerciale e culturale, ospita il Museo e Teatro dei Pupi della Marionettistica Fratelli Napoli: l’unico museo dedicato a quest’arte nella parte occidentale della Sicilia e il Cineteatro Francesco Alliata, che conserva il patrimonio di film e documentari siciliani prodotti dalla Panaria Film ed offre documentari e film scientifici con la tecnologia 5D con grande schermo e dolby surround. Il Cineteatro è destinato ad ospitare anche gli spettacoli teatrali dei pupi siciliani. La contemporanea presenza a Vecchia Dogana del Museo dei pupi con il Cineteatro Francesco Alliata e il concept store Sicilia a memoria consente una proposta complessiva di spettacoli e servizi articolata ed esauriente. L’edutainment è assicurato dalla differenziazione dell’offerta: il pubblico può accedere a museo, teatro dei pupi, sale per conferenze, cinema classico, proiezioni scientifiche 5D.
Il prossimo 15 giugno alle ore 10.30 verranno presentati alla stampa e alle autorità Museo e Cineteatro. Nel pomeriggio apertura eccezionale gratuita per il pubblico dalle ore 15.


Il Museo è dedicato all’affascinante mondo dei pupi siciliani. Le origini dei pupi risalgono al Medioevo, quando in Europa giullari e narratori raccontavano le leggende carolingie nelle corti. I racconti si diffusero in Sicilia anche fra i ceti popolari grazie ai contastorie, in particolare il repertorio cavalleresco. Nell’Ottocento la codificazione del repertorio era formata e intorno al 1830 avvenne la trasformazione delle marionette in pupi. Il museo illustra sia la concreta evoluzione tecnica del pupo siciliano che la nascita e lo sviluppo del repertorio culturale di riferimento. La Marionettistica Fratelli Napoli – alla cui attività è dedicato il museo-teatro – dal 1921 mette in scena rappresentazioni con le tradizionali marionette. I fratelli Napoli hanno conservato il "mestiere" dei pupari. Nel gergo teatrale dei pupari la parola mestiere indica l’insieme delle attrezzature teatrali che consentono di mettere in scena gli spettacoli: pupi, teste di ricambio, animali di scena, fondali, cartelli, spezzati e preparativi. Nella sede del Museo sono esposti i più antichi esemplari conservati di pupi. Il percorso espositivo del museo oltre ad illustrare la storia e la tradizione dei pupi ne sottolinea anche il valore etnoantropologico. Il Cineteatro è dedicato alla Panaria Film, società cinematografica siciliana attiva fra il 1946 ed il 1955 fondata da quattro giovani cineasti fra i quali il principe Francesco Alliata di Villafranca. La Panaria realizzò, nei suoi quasi dieci anni di attività, 7 film e circa 20 documentari, in gran parte legati alle nuove possibilità tecniche legate alle riprese sottomarine. L'ingresso nel grande cinema avvenne nel 1949 con il film Vulcano, nato proprio dai documentari girati alle isole Eolie, che portò a quella che fu chiamata “la guerra dei vulcani”: un confronto fra due dive come Anna Magnani e Ingrid Bergman. La Panaria si cimentò poi nel colore realizzando film importanti nella storia del cinema, come La Carrozza d’oro (1952), primo technicolor italiano, diretto da Jean Renoir con Anna Magnani, e Sesto Continente (1953), lungometraggio subacqueo a colori.

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