L'allarme della Corte dei Conti: troppe tasse, l'economia rischia l'avvitamento
Data: Martedì, 05 giugno 2012 ore 13:57:17 CEST Argomento: Rassegna stampa
La Corte dei
Conti dà l'allarme: l'aumento della pressione fiscale, ha avvertito il
presidente Luigi Giampaolino in occasione della presentazione alla
Camera del Rapporto su coordinamento della finanza pubblica, provoca
«impulsi recessivi» sull'economia reale allontanando gli obiettivi di
gettito e provocando un «rischio di avvitamento». Insomma, «va
disinnescato il circolo vizioso». La crescita nel 2011, ha poi
sottolineato, è stata «asfittica» e il gettito fiscale è rimasto sotto
le attese, con prospettive ancora negative per alcuni anni.
Il ministro Giarda: con sisma difficile calo tasse
«Mi auguro - ha commentato il ministro per i Rapporti con il
parlamento, Piero Giarda, intervenendo alla presentazione del rapporto
- sia possibile ridurre la pressione fiscale nel nostro paese». «Ci
sono decisioni di aumento delle tasse - ha infatti spiegato il ministro
- che sono già state assunte e vengono in attuazione per il prossimo
autunno. Le conseguenze degli eventi calamitosi che hanno colpito il
nostro paese - ha concluso Giarda - danno agli impegni del governo
difficoltà ancora maggiore di quella ipotizzata».
Giampaolino: spesa pubblica in riduzione
Giampaolino ha ricordato che nel 2011 «il gettito fiscale è rimasto al
di sotto delle previsioni, penalizzato dalla mancata ripresa
dell'economia». Ha poi aggiunto che si tratta di «un fenomeno non
occasionale destinato a protrarsi per alcuni anni». C'è tuttavia un
aspetto positivo: il presidente della Corte dei Conti ha sottolineato
che la spesa pubblica è in riduzione: «al netto degli interessi e dei
trasferimenti alle amministrazioni locali - ha spiegato - le spese
dello Stato risultano diminuite nel biennio 2010-2011 di circa il 6 per
cento».
Nel triennio 2007-2009 l'evasione ha sottratto 46 miliardi l'anno
Nel dossier i magistrati contabili hanno segnalato che dal 2007 al
2009, tra Iva e Irap, si registra «un vuoto di gettito di oltre 46
miliardi di euro l'anno». «Il tasso di evasione - si legge ancora nel
report - è stato stimato in misura pari al 29,3% nel caso dell'Iva e al
19,4% per l'Irap». Secondo i magistrati contabili «l'evasione fiscale
resta una piaga pesante per il sistema tributario e per l'economia del
nostro paese».
Inappropriatezza gestionale nella sanità
Nel settore sanitario si registrano «frequenti episodi di corruzione a
danno della collettività che continuano a essere denunciati». Il
settore, osserva il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite
in sede di controllo della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, «continua,
tuttavia, a presentare fenomeni di inappropriatezza organizzativa e
gestionale che opportunamente ne fanno un ricorrente oggetto di
attenzione ai fini dei programmi di tagli di spesa. Senza però -
prosegue - dover per questo ricominciare daccapo e rinunciare alla
valorizzazione e allo sviluppo dei percorsi di rientro che sono stati
positivamente sperimentati in questi anni, seppure senza contraddizioni
e criticità, evidenziate dai frequenti episodi di corruzione a danno
della collettività che continuano a essere denunciati nel settore».
Privatizzazioni per abbattere il debito
Secondo Mazzillo va ripreso «con convinzione e continuità, il processo
volto a realizzare un abbattimento significativo del debito, attraverso
la dismissione di quote importanti del patrimonio oggi in mano
pubblica». Lo ha affermato Mazzillo. Secondo il presidente di
coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte
dei Conti occorre puntare sull'ampliamento della base imponibile
attraverso la lotta all'evasione. Ciò perché i margini per
riequilibrare il «sistema di prelievo» fiscale cercando di conciliare
«rigore, equità e crescita» sono esauriti.
www.ilsole24ore.com
|
|