Fabrizio Plessi, la videoarte a energia solare nella Valle dei Templi di Agrigento
Data: Luned́, 04 giugno 2012 ore 10:03:21 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L'artista Fabrizio Plessi espone le sue installazioni tecnologiche nella Valle dei Templi di Agrigento ispirandosi alla teoria di Empedocle dei quattro elementi (acqua, fuoco, aria, terra)e modellando la materia sull'esempio degli antichi architetti greci. Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento ospita, dal 20 maggio al 5 novembre,“Fabrizio Plessi. Monumenta”, mostra nata dal un’idea di Lorenzo Zichichi e Stefano Contini. Dopo le esposizioni “Arte contemporanea per il Tempio di Zeus” e “Igor Mitoraj lo spazio degli dei”, realizzate rispettivamente nel 2010 e 2011, il nuovo percorso espositivo presenta il più significativo video-artista italiano. La mostra, organizzata dal Cigno GGEdizioni, dal Parco Archeologico, dalla Galleria d’Arte Contini di Venezia, con la partecipazione dei Luoghi dell’Arcadia, è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Roma-Mediterraneo e della Sig Solar Italia, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dell’Unesco. La Valle dei Templi di Agrigento si trasforma in uno straordinario contenitore per l’arte contemporanea per ospitare l'artista, a cui la Biennale di Venezia ha dedicato un intero padiglione. In mostra i quattro elementi – aria, acqua, terra e fuoco – che confluiscono in nove torri rivestite in materiale che sembra pietra tufacea, con cui l’artista presenta la migrazione della sua attenzione verso tematiche nuove e differenti da quelle proposte nella città lagunare. Nel rispetto dell’area archeologica e traendo ispirazione proprio dalla stessa, Plessi ispira le sue installazioni architettoniche all’ecatombe, l’altare su cui si offrivano sacrifici agli dei, i cui ruderi sono visibili in prossimità del Tempio di Zeus. Abbracciando la filosofia del pensatore agrigentino Empedocle e la teoria dei quattro elementi, l’artista interpreta il rapporto tra l’uomo e la natura, incentrato sul rispetto per l’ambiente. In questo contesto l’arte, indagata nel suo bagaglio storico, ma proiettata verso il contemporaneo attraverso soluzioni tratte dalla tecnologia e dall’innovazione si pone a servizio dell’umanità, modellando la materia che compone l’installazione e traendo esempio dagli antichi architetti greci. Per questo motivo le nove corpulente torri sono state realizzate interamente in Sicilia, effettuando una fusione fra la manifattura artigianale, foriera di storia e antiche tradizioni, e innovazione tecnologica. Il risultato finale è rendere una pienezza materica che simula quella della pietra dei templi e delle mura che circondano il promontorio la valle. La portata innovativa sarà colta dallo spettatore solo nel momento in cui attraverserà i nove obelischi; al loro interno, infatti, attraverso l’utilizzo di tecnologie ultra moderne, sono visibili i quattro elementi che svelano una delle tematiche “plessiane” più care, ovvero abbattere le barriere esistenti fra scienza e arte, creando degli “attraversamenti in diagonale” che rendano meno inespressivo il volto della macchina. Partendo da questi presupposti l’artista attribuisce all’arte una funzione terapeutica; allo spettatore, invece, spetta l’onere di far arrivare nella retina e nel cervello dei flash al magnesio che, grazie alla percezione visiva, andranno a illuminare zone buie e segrete della nostra immaginazione. Questo processo, secondo Plessi, proietta la mente verso idee talmente vaste che non sarà più in grado di tornare nel suo formato originario. Un percorso “catartico”, “purificatore” e “purificante” che vede nell’acqua l’elemento primario capaci di traghettare l’uomo dal finito all’infinito. Al fuoco, captato con video istallazioni alimentate con energia solare, il compito di rendere le torri la prima opera d’arte che utilizza energia pulita per comunicare il proprio messaggio al pubblico. E in questo viaggio della percezione, le nove titaniche torri sono state realizzate interamente in Sicilia tra risorse artigianali e creatività hi-tech, per simulare la forza della pietra dei templi e delle mura della Valle dei Templi di Agrigento. Passando attraverso queste strutture, lo spettatore riesce a cogliere il senso del linguaggio di Plessi: all'interno, il cuore pulsante di questi totem, sono immagini riprodotte da tecnologie ultra moderne, che combinano insieme le illusioni percettive visive e acustiche, per veicolare i temi più cari all'artista sulla lezione di Empedocle. Una riflessione sull'acqua, su suo straordinario fascino come fonte di vita e non solo, e sul fuoco, come simbolico interlocutore, elemento magico e subdolo. E l'aria, l'ambiente d'un passato profondo.

Notizie utili - "Fabrizio Plessi. Monumenta", dal 20 maggio al 5 novembre 2012, Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi ad Agrigento.
Informazioni: tel. 0922 621611, www. parcovalledeitempli. org
Catalogo, edito da Il Cigno GG Edizioni

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