Venere protagonista del cielo di giugno - Occhio anche a Mercurio e al solstizio d'estate
Data: Domenica, 03 giugno 2012 ore 06:34:52 CEST Argomento: Rassegna stampa
Venere
sarà il protagonista assoluto del cielo di giugno: il suo rarissimo
transito davanti al Sole renderà indimenticabile questo mese che apre
le porte all'estate astronomica, e che è già impreziosito da un
Mercurio 'vanitoso' e dall'addio della cometa C/2009 P1 Garradd. A
ricordare ancora una volta gli appuntamenti salienti per tutti gli
appassionati sono gli esperti dell'Unione astrofili italiani
(Uai). Il prossimo 6 giugno si ripeterà il raro fenomeno del
transito di Venere davanti al Sole, osservato per l'ultima volta nel
giugno del 2004. Sarà uno spettacolo di non facile osservazione per
l'Europa, dove sarà visibile solo la parte finale del transito al
sorgere del Sole. L'occasione è comunque imperdibile, perchè sarà
l'ultima per questo secolo: il prossimo transito avverrà infatti l'11
dicembre 2117. Un'altra data da segnare in rosso sul calendario è
quella del 21 giugno, un giorno davvero ricco di coincidenze.
Innanzitutto alle ore 01,09 cadrà il solstizio d'estate: il giorno piu'
lungo dell'anno durerà 15 ore e 15 minuti e al mezzogiorno dell'ora
solare (ovvero alle una dell'ora legale attualmente in vigore) il Sole
raggiungerà il punto di massima elevazione sull'orizzonte. In secondo
luogo, il 21 giugno sarà il giorno di miglior visibilità serale per
quest'anno di Mercurio, che comunque si metterà in bella mostra
sull'orizzonte occidentale per tutto il mese. Il terzo ed ultimo
appuntamento sarà infine la congiunzione tra Mercurio e una sottile
falce di Luna. Il pianeta si troverà un po' piu' alto in cielo rispetto
ad una Luna molto bassa ad ovest, ai limiti dell'osservabilità, essendo
passati solo due giorni dalla Luna nuova. L'incontro tra i due astri
avverrà nella costellazione dei Gemelli. Giugno sarà infine il mese
dell'addio alla gloriosa cometa C/2009 P1 Garradd, che da sola ha
tenuto in piedi per un anno intero l'interesse per gli astri chiomati.
Era infatti il giugno dello scorso anno quando scese al di sotto della
decima magnitudine. La sua ricerca dovrà essere concentrata nella prima
parte di giugno. Dopo il 15, infatti, l'altezza sull'orizzonte sarà
troppo limitata al momento dell'inizio della notte astronomica e,
considerando il fatto che è ormai un oggetto di decima magnitudine,
continuare a percepirla sarà davvero una missione impossibile.
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