Scuola e merito, il ministro ci rifletta, sta imboccando la via sbagliata.
Data: Mercoledì, 30 maggio 2012 ore 06:05:00 CEST
Argomento: Sindacati


Il ministro dell’istruzione e il governo stanno approntando un pacchetto di misure che dovrebbero, nelle loro intenzioni, dare spazio e sostegno alla cultura del merito nella scuola. Le anticipazioni apparse sulla stampa destano perplessità e forte preoccupazione e troverebbero da parte nostra, qualora venissero confermate, un giudizio assolutamente negativo. Il merito, nella scuola, va certamente riconosciuto e promosso, ma non possiamo accettare che si stravolga l’anima di un sistema scolastico votato a garantire una buona scuola per tutti, una scuola capace anzitutto di riconoscere e sviluppare i talenti di ognuno. Invece si rischia di trasformarla in palestra di competizioni improprie, che esaltano atteggiamenti individualistici ed egoistici. Dalla competitività fra studenti si passerebbe poi alla concorrenza fra istituti scolastici, utilizzando agenzie di certificazione esterne e strumenti di valutazione impropri, come le prove Invalsi, che hanno ben altra finalità e il cui senso risulterebbe clamorosamente travisato. Ci pensi bene il ministro: gli consigliamo, prima di dare seguito a quelle anticipazioni, un sovrappiù di riflessione, per non avviarsi su una strada destinata a produrre effetti opposti alle intenzioni, facendo compiere alla scuola un passo indietro che la riporterebbe inopinatamente ad un modello gentiliano, ciecamente selettivo; l’esatto opposto di ciò che oggi serve al Paese, una scuola che promuove i talenti ma realizza inclusione, aiutando tutti a raggiungere traguardi di competenza culturale, sociale e professionale.






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