A.B.E. Azioni di Buon Esempio - Iniziative per ridurre il debito pubblico
Data: Domenica, 27 maggio 2012 ore 09:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Luciano CorradiniL’iniziativa della Presidenza del Consiglio di aprirsi all’ascolto delle proposte dei cittadini per ridurre il debito pubblico e segnalare gli sprechi ha fatto centro ed ha sommerso di proposte e di suggerimenti  che il gruppo di lavoro coordinato dal  commissario  Enrico Bondi  sta analizzando. Arrivano suggerimenti e consigli da ogni parte e sui diversi settori della vita pubblica, dal finanziamento ai partiti alle auto blu, dal costo dei medicinali alle contravvenzioni, dagli sprechi di personale per la posta e gli uscieri per le notifiche, ma tutte queste iniziativa riguardano sempre gli altri, cose che ciascuno suggerisce che altri facciano.
Sono pochi coloro che hanno pensato che forse occorra cominciare da qualcosa di semplice e modesto che ciascuno possa fare da solo e personalmente. Se è vero il detto latino “gutta cavat lapidem” ed ogni piccolo contributo costituisce un mattoncino per la costruzione  della casa  comune degli italiani , ecco una proposta che  forse non avrà molto successo, ma  si colloca come segno concreto e tangibile di un’azione di buon esempio fatto e non solo annunciato.
Perché con costituire un piccolo salvadanaio e raccogliere con i propri personali e piccoli sacrifici i contributi dei singoli per ridurre il debito pubblico?.
Circa vent’anni or sono all'indomani della crisi finanziaria del Paese, scoppiata nel cosiddetto settembre nero del 1992 ed in applicazione dell’art. 53 della Costituzione ove si legge:  tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”;  si è costituita a Roma  il 20 dicembre 1993 al Campidoglio  l’associazione ARDeP, (Associazione per la riduzione del debito pubblico)
Fondata  come associazione di volontariato  dal prof. Luciano Corradini, già docente di Pedagogia Generale nell’Università di Roma Tre ed in seguito  Presidente dell’UCIIM e Sottosegretario alla Pubblica Istruzione in questi anni per   promuovere e favorire la riduzione di tale debito,  ma messo in atto iniziative di studio, di informazione e di sensibilizzazione ai valori della solidarietà nazionale, europea e intergenerazionale. Ha da sempre denunciato la gravità di un problema poco conosciuto nelle sue cause e nelle sue dinamiche inique e distruttive dei valori di solidarietà, lanciando un segnale antagonistico rispetto all'evasione fiscale. Si è impegnata , nei limiti del possibile, a fare interagire fra loro informazione, coscientizzazione, elaborazione scientifica e tecnica, pressione sui politici e sulle istituzioni, perché si sviluppino per il debito processi comparabili a quello che si fa per altri "mali comuni", dall'inquinamento alla droga, dalla fame nel mondo all'AIDS, dalle emergenze naturali all’usura, dagli incendi boschivi alla delinquenza organizzata, dal sottosviluppo alla guerra.
Un gruppo di amici della Sezione UCIIM di Catania, insieme al presidente emerito,  preside Francesco Capodanno, ha messo in atto, a livello locale, un qualcosa di simile, aprendo un conto postale sul quale far confluire dei piccoli risparmi,  parte delle quote  assegnate per attività professionali aggiuntive, somme che,  pur modeste, rivelano una sensibilità che lo Stato ed il Governo dovrebbe saper apprezzare.
Non è una cosa né semplice né facile, pensando che una piccola goccia si perde nel grande mare degli sprechi, ma se nessuno comincia a formare il piccolo mattone non si vedrà nemmeno il recinto del giardino e la montagna del debito pubblico sovrasta e soffoca sempre più  l’intera società italiana.
La battaglia del “Buon esempio” per una giusta causa è una buona impresa. Quanti sono interessati e condividono la proposta si facciano avanti.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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