Cota e Maccanti, dimissioni immediate / La Lega vuole escludere altri studenti dalle borse di studio; gli studenti annunciano mobilitazioni e ricorsi
Data: Venerdì, 25 maggio 2012 ore 07:00:00 CEST Argomento: Associazioni
Lungo confronto con atenei
e studenti, rivoluzione meritocratica e
lotta alla dispersione delle borse di studio. Con queste parole la Lega
Nord del Piemonte vuole sferrare un nuovo attacco agli studenti
borsisti puntando ad una netta riduzione del numero degli studenti che
saranno considerati idonei per la borsa stessa. Dopo la relazione
dell'assessore Maccanti di ieri nella VI Commissione
del Consiglio Regionale del Piemonte, il nuovo bando per la concessione
di borse di studio dovrebbe infatti andare a limitare ulteriormente gli
studenti inasprendo i requisiti di merito.
Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell'UdU Unione degli
Universitari, così commenta la decisione presa: "E' inaccettabile che
la crisi di una forza politica si debba scaricare su migliaia di
studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi. In Francia e Germania
più di mezzo milione di studenti riceve la borsa di studio, in Spagna
quasi 300 mila mentre in Italia non copriamo nemmeno tutti i 180 mila
che attualmente sono idonei. Questa stanca propaganda politica continua
ad abusare di termini come 'merito' per giustificare nuovi e maggiori
tagli. Ma possibile che in tutta Europa non stanno premiando il merito?
Possibile che gli studenti italiani siano tutti meno bravi? Forse la
risposta è nelle risorse che vengono investite, non nelle scuse che
vengono usate per giustificare i tagli".
Continua Orezzi: "La crisi che attraversiamo è grave, ora come mai
serve un investimento nel diritto allo studio e nell'università. L'idea
di tagliare ancora altre risorse al diritto allo studio è fuori dal
mondo, accanirsi contro la fascia più debole degli studenti è quanto di
più iniquo e deprecabile si possa fare. Per questo chiediamo le
dimissioni immediate di Cota e dell'assessore Maccanti, perché termini
finalmente questo assurdo accanimento contro gli studenti borsisti del
Piemonte e si possa cominciare a guardare al diritto allo studio
guardando agli altri Paesi europei".
L'Unione degli Universitari annuncia quindi possibili ricorsi e
mobilitazioni.
"L'inasprimento dei requisiti per la borsa di studio è in aperto
contrasto con la normativa nazionale" afferma Simone Baglivo, Rappr.
studenti C.d.A. Edisu, dell'UdU Torino. "Per questo siamo pronti a
mettere in campo delle iniziative legali contro la scelta
dell'assessore Maccanti. Con la retorica del 'merito' stanno escludendo
dalla possibilità di ricevere un sostegno economico migliaia di
studenti delle facoltà più difficili degli atenei Piemontesi. In
particolare il Politecnico risulterà l'Ateneo più svantaggiato visto la
media dei suoi corsi di studio. Come rappresentanti abbiamo anche
proposto alla Regione possibili alternative, in accordo con gli atenei
e tutta la rappresentanza studentesca. La chiusura al confronto è stata
evidente e la nostra proposta è stata stracciata perché troppo
complicata per una classe politica alla ricerca del facile consenso e
non disposta a ragionare sul vero 'merito' delle proposte. Ci opporremo
con forza alla volontà di distruggere il diritto allo studio in
Piemonte".
Ufficio
stampa Unione degli
Universitari
udu.stampa@gmail.com
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