L’Istituto Superiore “Vincenzo Dandolo” di Bargnano, capitale nazionale degli istituti agrari
Data: Giovedì, 24 maggio 2012 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Redazione


S’è svolta, dall’11 al 13 aprile scorso, presso l’IIS “Vincenzo Dandolo” di Bargnano  di Brescia, l’11^ Edizione del Concorso Nazionale “Bacco e Minerva”, riservato ai vini prodotti dagli istituti tecnici e professionali per l’Agricoltura. Un progetto sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine dei vini italiani (Federdoc). Alla manifestazione nazionale hanno partecipato una trentina di istituti agrari, sia tecnici che professionali, arrivati nella bassa bresciana da tutt’Italia. Il primo premio è andato al bianco Igt “Riddu”, prodotto dall’Istituto Superiore “Damiani” di Marsala (Trapani). Inoltre, nell’ambito del concorso è stato assegnato anche il premio “Bacco giovani”, allo spumante rosé prodotto dall’Istituto “Ranieri Marcora” di Piacenza. Pure premiati, tra i vini rosati, l’Igt “Basilicata”, prodotto dall’ITA “Fortunato” di Potenza; tra i rossi Igt, primo posto per l’Igt “Masu” dell’ITA “Duca degli Abruzzi” di Elmas; nella categoria rossi Doc e Docg, la palma del migliore è stata assegnata all’IIS “Galilei” di Benevento con il vino “Aglianico Doc”. Nel premio Minerva, per una ricerca originale in agraria, successo dell’ITAS “Pastori” di Brescia con le allieve Nicole Calati e Erica Ghitti, con uno studio sulla “Radice di Soncino”, grazie ad una ricerca originale, approfondita e documentata, soprattutto, dal punto di vista scientifico. Nella categoria riservata agli istituti enologici, il primo premio è stato assegnato alle allieve Ileana Abate, Giulia Davoli e Silvia Scarpitta dell’IIS “Damiani” di Marsala per la ricerca “Vino alle rose e cassata siciliana”. All’incontro ha partecipato l’ispettore ministeriale, dott. Giuseppe Murolo, il quale ha spiegato il sistema di valutazione e dei tipi diversi di formazione anche rispetto agli altri paesi europei, della difficoltà di trovare punti di convergenza soprattutto rispetto agli 8 punti dell’“EQF”, European Qualification Framework. “La formazione – ha dichiarato il dott. Murolo – necessita di una fusione tra gli istituti tecnici e professionali, un solo percorso dove poter esaltare abilità e competenze”.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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