Acredine e accanimento pretestuoso dell’IDV di Catania contro una scuola esemplare
Data: Martedì, 22 maggio 2012 ore 15:37:56 CEST
Argomento: Comunicati


È interessante rilevare che il Sen. Giambrone, a tre anni di distanza, ripresenti la stessa interrogazione dell’On. Scilipoti aggiungendo dei fatti che, se confermati, sarebbe stato più opportuno denunciare alla magistratura piuttosto che farne oggetto di interrogazione parlamentare.
È nostra consuetudine sentire sempre e comunque le persone interessate dai fatti ed abbiamo preso contatti con il dirigente dell’Istituto, Francesco Ficicchia.
Questi ci ha precisato che, a seguito dell’interrogazione di Scilipoti, l’Istituto venne fatto oggetto di un’ispezione operata dall’allora dirigente tecnico Dott. Sebastiano Pulvirenti; nulla rilevò dall’ispezione che esaminò puntualmente tutto quanto inopinatamente e superficialmente era stato riportato nell’interrogazione.
Inoltre il dirigente Ficicchia ha tenuto a precisare che tutto quanto scritto nella restante parte dell’interrogazione del Sen. Giambrone è palesemente infondato e privo di qualsivoglia riscontro oggettivo.
“Non vi è dubbio – ha precisato Ficicchia – che si tratta di un tentativo orchestrato da qualcuno a cui dà fastidio che il De Felice si stia confermando come un’interessante realtà scolastica di Catania, con un sensibile tasso di crescita delle iscrizioni; auspico, come nel 2009, che giunga presto un’ulteriore ispezione per dimostrare la verità dei fatti.
Probabilmente – continua Ficicchia – all’interno dell’Istituto qualcuno prova gusto ad inviare a deputati e senatori resoconti falsi e distorti di quanto accade, al fine di scatenare l’effetto mediatico che segue alle interrogazioni parlamentari. Tuttavia ciò che è stato comunicato al Sen. Giambrone è zeppo di falsità, a riprova basti osservare che nell’interrogazione si riporta la data del 28 marzo 2012 quale convocazione del tavolo sindacale per la contrattazione di istituto; chi ha informato il Senatore fa finta di non sapere che la contrattazione si aprì il 9 novembre 2011, non appena il MIUR comunicò le somme assegnate alla scuola, e da quel momento la RSU di Istituto rimase inerte in attesa del rinnovo che avvenne a marzo: insediatasi la nuova RSU riprese l’attività negoziale.”
Ascoltate queste parole, che sanno di deja-vu, non possiamo che ripetere le medesime considerazioni che riportammo nel 2009. Non ci piace citarci, ma é credibile che il dirigente della scuola si faccia impunemente gioco della RSU, dei delegati sindacali, delle segreterie provinciali delle OO.SS. omettendo gli atti della contrattazione e le informazioni di carattere negoziale? Sappiamo bene che, per molto meno, i dirigenti vengono immediatamente trascinati davanti al Tribunale per attività anti sindacale e non risultano atti di tal genere nei confronti della dirigenza del De Felice.
Ma altre domande ci sovvengono.
Perché, ci chiediamo, l’IDV ha quest’acrimonia nei confronti del dirigente Ficicchia, tanto da riportarne nome e cognome sul sito www.silvestrodinapoli.com ed informare il quotidiano “La Sicilia” di questa interrogazione parlamentare?
Perché il Sen. Giambrone, che presso il De Felice – nel marzo del 2010 – prendeva parte al convegno dell’associazione “L’Altrascuola – Unicobas”, non ha ritenuto opportuno sentire, anche tramite la sua segreteria, la “campana” del dirigente ed ha deciso questo attacco frontale, incurante che il suo collega Scilipoti lo aveva già tentato nel 2009 concludendolo con un accertamento negativo?
Non era meglio accertare prima i fatti?
Ma soprattutto perché – e non possiamo fare a meno di citarci nuovamente – il lavoro delle Scuole siciliane é oggetto di attacchi che partono dagli stessi parlamentari dell’isola i quali, invece di adoperarsi per sopperire alle carenze strutturali, economiche e di organico, si industriano a denigrare il lavoro degli operatori scolastici, anche solo per compiacere qualche delatore?

 

In senato il caso sollevato dall'idv: la replica alle accuse  Il preside: «Al De Felice tutto regolare
Sono io a chiedere indagine ministeriale» 

·        Martedì 22 Maggio 2012 

·        La Sicilia Catania (Cronaca),pagina 31  Pinella Leocata
Il 9 maggio scorso il senatore Fabio Giambrone, dell'Italia dei valori, ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Istruzione nella quale denuncia alcune situazioni critiche all'istituto tecnico-economico De Felice e sollecita un'indagine.
Nell'interrogazione si sostiene che si sono verificati passaggi di alunni dal De Felice al centro di formazione Elis; che ad un insegnante sia stata attribuita la «funzione di orientamento con conseguente esonero dal suo incarico» e si segnala la «non corretta utilizzazione degli insegnanti della Dotazione organica provinciale (Dop)». Ancora. Vengono ricordate le «anomalie nella gestione della scuola», già denunciate nel 2009, quando il tempo scuola degli studenti fu «ridotto da 36 a 29 ore». Infine, si ricorda l'increscioso caso del saluto fascista fatto da un professore, atto che viola i principi costituzionale e rispetto al quale «non si è a conoscenza dei conseguenti provvedimenti disciplinari adottati dal dirigente scolastico».
Accuse che il preside della scuola Francesco Ficicchia declina chiedendo lui un'ispezione ministeriale che faccia chiarezza, a tutela propria e dell'istituto che dirige. Innanzitutto - dice - il centro professionale in questione, l'Elis, non esiste. «Per assonanza potrebbe trattarsi dell'Eris, ente di formazione professionale regionale in via Salvatore Paola». Il preside specifica che il nulla osta, richiesto dai genitori per iscrivere i figli in altra scuola, non può essere negato dalla scuola e che, l'anno scorso, su 61 richieste, solo 10 ragazzi sono andati all'Eris. «Tra l'altro la scuola non ha alcuna convenienza a perdere allievi, al contrario, se vanno via perde denaro».
Ricorda che, nel 2009, a presentare l'interrogazione parlamentare fu «tale Scilipoti, allora Idv» e che l'ispettore allora inviato al De Felice non ebbe nulla a rilevare. C'erano lavori in corso nell'edificio di piazza Roma e, tra ottobre e novembre 2009, fu necessario fare lezione, in doppio turno, solo nell'allora succursale di via Sant'Euplio. Per venire incontro alle esigenze dei pendolari relative alle corse dei bus fu ridotto l'orario: i docenti assicurarono il proprio orario anche in copresenza e i ragazzi, nel corso dell'anno, ripresero le ore perse con i corsi di recupero». Per quanto riguarda il saluto fascista di un docente, «la scuola si è attivata, ma, trattandosi di un provvedimento di rilevanza disciplinare, siamo tenuti alla riservatezza». Come dire: la sanzione c'è stata e lo sa pure l'ufficio provinciale scolastico.
Infine, il preside ci tiene a sottolineare che a promuovere l'offerta formativa del De Felice nelle scuole medie del proprio bacino d'utenza è stata una docente che, nell'orario libero, con la propria auto e senza rimborso, si è occupata di questo, facendosi sostituire dal personale Dop solo nel caso in cui non poteva arrivare puntuale. «Nessun esonero, dunque, e nessun uso improprio del personale».
Perché allora questi attacchi? «Forse a qualcuno dà fastidio che quest'anno il numero dei nostri iscritti, oggi 708, sia aumentato del 20%. E, comunque, si tratta di una vigliaccata di chi si nasconde dietro le spalle di un parlamentare, male informato, anzicché denunciare in pubblico con la propria faccia esponendosi a querela».


22/05/2012





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